Sabato 24 marzo 2018 ha raccolto buona parte dei sindaci irpini intorno a un prestigioso tavolo di concertazione al quale hanno aderito anche imprenditori, semplici cittadini dei luoghi coinvolti, la Camera di Commercio Avellino, l’Università degli Studi di Salerno, il Consorzio Databenc, il GAL Irpinia, il Museo dell’Arte del Vino e della Vite.
I protagonisti hanno tenuto come parola d’ordine il pragmatismo, effettuando una disamina critica della situazione territoriale, evidenziandone punti di forza e debolezze, per poi tracciare una direzione che necessita del contributo operativo di tutti gli attori del territorio, come ribadito diverse volte da Nicola Di Iorio, presidente del distretto. Forti le connessioni e le opportunità offerte dall’attrattore principale della zona: l’ambiente; ancor più forte la volontà di sinergia con le eccellenze locali enogastronomiche – soprattutto il vino – non a caso uno degli interventi maggiormente apprezzati è stato quello del prof. Giuseppe Festa dell’UNISA che ha tracciato le opportunità offerte dal prodotto locale in un contesto italiano fortemente frammentato.
Ad oggi hanno aderito al distretto i Comuni di Bonito, Sant’Angelo all’Esca, Paternopoli, Montemiletto, Taurasi, Frigento, San Mango sul Calore, Salza Irpina, Chiusano San Domenico, Sorbo Serpico, Gesualdo; ad essi si aggiungeranno - in un futuro ampliamento del perimetro distrettuale – i Comuni di Mirabella Eclano e Lapio.Barbara Kornfeld