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Dom12222024

Last updateGio, 15 Feb 2024 6pm

finanza agevolata

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    Al credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi, introdotto dal DecretoAl credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi, introdotto dal Decretocompetitività, non si applica né il limite di 250mila euro, previsto per i crediti d’impostaagevolativi, né il limite generale di compensabilità di 700mila euro previsto per crediti econtributi. Inoltre, l’importo minimo di 10mila euro per usufruire dell’agevolazionedeve riguardare ciascun progetto di investimento e non i singoli beni che locompongono. Sono questi alcuni dei chiarimenti forniti con la circolare n. 5/E di oggi,dedicata alla nuova agevolazione, prevista dal Dl n. 91/2014 per gli investimentirealizzati dal 25 giugno 2014 al 30 giugno 2015 in strutture produttive che hanno sedein Italia.I soggetti beneficiari – A poter usufruire del credito d’imposta, da utilizzareesclusivamente in compensazione di versamenti dovuti, sono le imprese residenti, glienti non commerciali, in relazione alle attività commerciali esercitate, e le stabiliorganizzazioni in Italia di soggetti non residenti. In ogni caso, tra i soggetti ammessialla misura di favore rientrano anche le imprese costituite successivamente alla data del25 giugno 2014.Come determinare le spese agevolabili – Il credito d’imposta va calcolato sul 15%della parte delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media degli investimentirealizzati nei cinque periodi di imposta precedenti.

  • La Misura Fondo Impresa Donna promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell’economia e 
    il Ministero per le pari opportunità, ha l’obiettivo di incentivare la partecipazione delle donne al mondo delle imprese, supportando
    le loro competenze e creatività per l’avvio di nuove attività imprenditoriali e realizzazione di progetti innovativi, attraverso Contributi
    a fondo perduto e Finanziamenti agevolati.

    Nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 296 del14 dicembre 2021, è stato pubblicato il decreto interministeriale 30 settembre 2021 che disciplina le modalità di intervento del Fondo a sostegno dell’impresa femminile istituito dall’articolo 1, comma 97, della legge 30 dicembre 2020, n. 178 (Legge di bilancio per il 2021) al fine di promuovere e sostenere l'avvio e il rafforzamento dell'imprenditoria femminile, la diffusione dei valori dell'imprenditorialità e del lavoro tra la popolazione femminile e di massimizzare il contributo quantitativo e qualitativo delle donne allo sviluppo economico e sociale del Paese

  • 28/12/2021 - E' stato pubblicato sul BURC n. 118 del 27/12/2021 l'Avviso per l’agevolazione di programmi di spesa di micro e piccole imprese campane per la realizzazione di investimenti in Digitalizzazione  e Industria 4.0, Sicurezza e sostenibilità sociale e ambientale, nuovi modelli organizzativi che consentano un rilevante miglioramento della competitività aziendale.

    IL “FONDO REGIONALE PER LA CRESCITA CAMPANIA – FRC” è uno strumento finanziario composto da un contributo a fondo perduto e un finanziamento agevolato finalizzato al sostegno degli investimenti per la realizzazione di investimenti di rafforzamento e ristrutturazione aziendale e di innovazione produttiva, organizzativa e di efficienza energetica, dettate dai paradigmi post Covid.

    Le risorse messe a disposizione dalla Regione Campania sono pari ad euro 196.5 milioni a valere su Fondi POR FESR.

    Lo strumento è rivolto ai seguenti beneficiari:

  • Al credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi, introdotto dal DecretoAl credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi, introdotto dal Decretocompetitività, non si applica né il limite di 250mila euro, previsto per i crediti d’impostaagevolativi, né il limite generale di compensabilità di 700mila euro previsto per crediti econtributi. Inoltre, l’importo minimo di 10mila euro per usufruire dell’agevolazionedeve riguardare ciascun progetto di investimento e non i singoli beni che locompongono. Sono questi alcuni dei chiarimenti forniti con la circolare n. 5/E di oggi,dedicata alla nuova agevolazione, prevista dal Dl n. 91/2014 per gli investimentirealizzati dal 25 giugno 2014 al 30 giugno 2015 in strutture produttive che hanno sedein Italia.I soggetti beneficiari – A poter usufruire del credito d’imposta, da utilizzareesclusivamente in compensazione di versamenti dovuti, sono le imprese residenti, glienti non commerciali, in relazione alle attività commerciali esercitate, e le stabiliorganizzazioni in Italia di soggetti non residenti. In ogni caso, tra i soggetti ammessialla misura di favore rientrano anche le imprese costituite successivamente alla data del25 giugno 2014.Come determinare le spese agevolabili – Il credito d’imposta va calcolato sul 15%della parte delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media degli investimentirealizzati nei cinque periodi di imposta precedenti. E’ però possibile escludere dalcalcolo della media il periodo in cui l’investimento è stato maggiore. L’importo minimodi 10mila euro, invece, deve essere verificato in relazione a ciascun progetto diinvestimento, inserendo nel calcolo delle spese anche gli oneri di diretta imputazione,come i costi di trasporto e montaggio. In ogni caso, alla misura di favore non siapplicano né il limite di 250mila euro, previsto per i crediti d’imposta agevolativi, né illimite generale di compensabilità di 700mila euro previsto per crediti e contributi.Quali sono gli investimenti da considerare – Il credito d’imposta vale per gliinvestimenti in nuovi beni strumentali compresi nella divisione 28 “Fabbricazione dimacchinari ed apparecchiature” della tabella ATECO 2007. Nel caso di investimenti inbeni complessi, ai fini dell’agevolazione rilevano anche i beni non inclusi nelladivisione 28 e destinati al funzionamento dei beni della divisione, come per esempiocomputer e software acquistati per far funzionare i macchinari. La circolare specificache, oltre a essere nuovi, i beni devono essere strumentali rispetto all’attività esercitatadall’impresa beneficiaria. Non sono, invece, inclusi nel credito, gli acquisti di benimerce e di materiali di consumo, anche se contenuti nella divisione 28, come peresempio i toner. Per quanto riguarda il requisito della “novità”, tra i beni agevolabilinon rientrano quelli già utilizzati. Tra le eccezioni ammesse nel documento di prassirientrano i beni esposti negli show room, utilizzati esclusivamente dai rivenditori ascopo dimostrativo. Come utilizzare il credito d’imposta – Il credito va ripartito in tre quote annuali dipari importo, da utilizzare a scomputo di versamenti da effettuare con il modello F24. Ilcredito può essere utilizzato a partire dal 1° gennaio del secondo periodo di impostasuccessivo a quello dell’investimento. Quindi, per i soggetti con periodo d’impostacoincidente con l’anno solare, nel caso di investimenti effettuati nel 2014, la primaquota del credito potrà essere utilizzata a partire dal 1° gennaio 2016. La seconda quotasarà utilizzabile a partire dal 1° gennaio 2017, la terza dal 1° gennaio 2018. Se unaquota annuale, o parte di essa, non può essere utilizzata per motivi di incapienza, lastessa potrà essere fruita in compensazione già nel successivo periodo d’imposta.Quando viene meno il credito – Il credito d’imposta viene revocato se i beni oggettodell’investimento agevolato non sono mantenuti nell’impresa almeno fino alla fine delperiodo d’imposta successivo a quello in cui è stato effettuato l’acquisto. Per esempio,per un soggetto con periodo d’imposta che coincide con l’anno solare che ha effettuatoinvestimenti in beni strumentali nuovi nel periodo tra il 25 giugno 2014 e il 31 dicembre2014, la revoca interviene se il bene viene ceduto entro il 31 dicembre 2015. Inoltre, ildocumento di prassi specifica che, per non perdere il beneficio, il bene oggetto diinvestimento va mantenuto in strutture produttive situate in Italia fino al termineprevisto per gli accertamenti.
  • La Camera di Commercio di Napoli mette a disposizione delle MPMI un contributo a fondo perduto allo scopo di sostenere progetti di ammodernamento macchine e attrezzature per l’anno 2021.La Camera di Commercio di Napoli mette a disposizione delle MPMI un contributo a fondo perduto allo scopo di sostenere progetti di ammodernamento macchine e attrezzature per l’anno 2021.Per incentivare le attività viene stanziata una somma complessiva di € 7.000.000,00.Risultano beneficiarie le MPMI non in difficoltà che operano in tutti i settori ammessi dal regolamento de minimis con sede o unità locale attiva in provincia di Napoli, in regola con il versamento dei contributi camerali e con Durc.Attività e spese ammissibili per l’accesso al Bando ammodernamento macchine e attrezzature 2021 CCIAA NapoliVengono riconosciuti gli investimenti avviati dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021.Gli interventi devono avere i seguenti requisiti:   essere finalizzati all’introduzione di innovazioni di processo ed essere pertanto strettamente funzionali all’attività esercitata dall’impresa;   essere realizzati nella sede aziendale o in e una sola unità locale, che risultino da visura camerale adibite allo svolgimento effettivo dell’attività di impresa e localizzata nella provincia di Napoli.Le spese ammissibili devono:   riguardare l’acquisto di macchinari, strumenti, beni, attrezzature, legati espressamente ed esclusivamente all’attività produttiva svolta dall’azienda e che consentano la riduzione dei consumi e dei costi o un chiaro efficientamento di processo, ivi compresi gli investimenti nella economia circolare (all’acquisto di sistemi/beni tecnologici che consentano all’azienda di riutilizzare e riciclare nel processo produttivo materiali compositi, materiali di scarto o altre materie prime secondarie), nonché arredi;   rispondere ai criteri di pertinenza delle spese rispetto alle attività di progetto, trasparenza (dettaglio dei costi e disponibilità di idonei giustificativi a supporto della rendicontazione), acquisto di macchinari, strumenti, beni, attrezzature ed arredi legati espressamente ed esclusivamente all’attività produttiva svolta dall’azienda.E’ consentito esclusivamente l’acquisto di prodotti nuovi di fabbrica, non sono ammissibili le spese relative ad un bene rispetto al quale il beneficiario abbia già fruito, per le stesse spese, di una misura di sostegno finanziario nazionale o comunitario.
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