Al via la seconda edizione del NTFI
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06 Dic 2013
- Pubblicato: 04 Giugno 2009
- Scritto da redazione
In programma fino al 28 giugno, l'NTFI porterà in scena ben 324 rappresentazioni, 68 spettacoli che coinvolgeranno 23 paesi e 18 lingue, nonchè 30 luoghi della città che faranno da sfondo e da cornice alle rappresentazioni.
Fortemente voluto dall'ex-Ministro per i Beni Culturali, Francesco Rutelli, e sostenuto dalla Regione Campania, il Napoli Teatro Festival Italia si avvale anche quest'anno della direzione artistica di Renato Quaglia e della gestione della Fondazione Campania dei Festival presieduta da Rachele Furfaro, assumendo una connotazione ancor più "internazionale" che, dopo appena due edizioni, gli ha consentito di affermare Napoli come vera e propria capitale europea del teatro, capace di stare al passo di grandi realtà teatrali come Avignone ed Edimburgo.
E il respiro "internazionalista" si sente forte, soprattutto grazie ai legami che l'NTFI ha stretto, lavorando al fianco di compagni partecipate da teatri e festival in Germania, Spagna, Gran Bretagna, Francia, Portogallo, Argentina, Singapore, Stati Uniti, collaborazioni grazie alle quali il Napoli Teatro potrà a breve siglare un accordo con il Festival di Edimburgo, una delle principali rassegne europee.
"Sarà – ha spiegato Quaglia, che ha dato l’annuncio – un accordo tra il più giovane e il più antico festival del Continente". "Il nostro – ha spiegato Quaglia illustrando l'edizione di quest'anno – si caratterizza sempre più come un festival d'autore. Abbiamo preferito non scegliere un tema al quale piegare gli artisti ma lasciare loro la possibilità di esprimersi come meglio credono. Enzo Moscato, ad esempio, ha accettato di rileggere il testo che lo lanciò trent'anni fa. La novità di quest'anno è che affianchiamo al programma ufficiale un 'fringe festival', un programma parallelo dove artisti che si autofinanziano si esibiscono sfruttando l'attenzione che c'è per il festival. Di nuovo c'è anche la sede messa a disposizione dal Pan: ci consentirà di organizzare incontri con gli artisti".
Il filo conduttore dell'edizione di quest'anno è senza dubbio la liberà di spaziare che è stata concessa agli artisti invitati i quali però, diversamente da qualsiasi altro contesto, hanno potuto trascorrere un periodo a Napoli, in modo da raccogliere sensazioni, impressioni, sentimenti che hanno poi riproposto sulla scena. E' questo, ad esempio, il caso di Antonio Skarmeta e Colum Mc Cann che, dopo l'estate trascorsa a Napoli, hanno scritto due testi, "Diciotto carati" e "Mezza-Porta", entrambi incentrati sulla citta partenopea sebbene da due angolazioni diverse. Come non citare poi "Napoli si misura dalla mente" di Manlio Santarelli, un dramma in due regie, ideato dall'autore durante il suo soggiorno natalizio nel capoluogo campano.
Originalità, non solo nelle rappresentazioni, ma anche negli spazi scelti per ospitarle. L'NTFI, infatti, ha scelto di non soffermarsi solo sui luoghi "classici", ma di spaziare dal palcoscenico teatrale a lughi insoliti ed inusuali, come il mastodontico edificio dell'Albergo dei Poveri, i sotterranei di Napoli, l'antico teatro romano dell'Antigaglia e chi più ne ha piùne metta.
"Quest'anno il festival è soprattutto internazionale – ha spiegato Quaglia – perché abbiamo sperimentato nuove formule di lavoro che hanno visto collaborare artisti italiani e stranieri". "Gli artisti hanno saputo dare una risposta alle richieste del direttore – ha aggiunto Rachele Furfaro – si racconteranno in spazi non destinati al teatro, i luoghi hanno segnato il festival e tra i luoghi inediti c'è proprio l'Albergo dei Poveri, che noi ci auguriamo diventi una sede stabile per il Napoli Festival, che per la città è anche occasione di sviluppo attraverso la sua cultura".
Il compito di aprire la manifestazione è affidata al francese David Lescot che al Mercadante porterà in scena "L'Europeenne", testo con il quale ha vinto il Gran Premio della Letteratura francese, con la sua volia di parlare di Europa e di diversità. Si proseguirà con 9,10 ed anche 20 spettacoli al giorno che animeranno tutta Napoli per ben 25 gorni. Teatro da viver e da gustare sopra e sotto Napoli.
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