Il Piano Campania passa in Consiglio
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09 Dic 2013
- Pubblicato: 19 Marzo 2009
- Scritto da redazione
Spetterà al Consiglio esprimersi martedì sul Piano Campania, il progetto per il rilancio dell'imprenitorialità.
Sarà discusso martedì prossimo in Consiglio il Piano Camapania, un progetto con il quale la Regione intende mettere sul piatto circa 40 mln di euro perfinanziare le attività produttive. Di questa somma, 75 mila euro andranno all'imprenditoria femminile, 500 mila alle cooperative, mentre ilresto sarà diviso tra borse lavoro, gestione del Paser e tra le spese per i fondi europei legati allo sviluppo dell'imprenitorialità.
Tutto rinviato all'audizione della terza commissione(quella delle Attività Produttive), quindi, dopo la presentazione che l'assessore regionale, Andrea Cozzolino, aveva fatto del piano di Sviluppo Italia Campania ai sindaci. Nella riunione di martedì,inoltre, saranno discusse anche le modifiche alla Finanziaria che prevedevano il passaggio, a titolo gratuito, della società a Palazzo Santa Lucia.
Rinviata, invece, laquestione più spinosa, vale a dire quella dei 57 lavoratori con contratti a tempo indeterminato ormai scaduti tra giugno e ottobre 2008.
Nel frattempo i sindaci sono in attesa del passaggio del piano industriale prima in commissione e poi in Consiglio, sebbene qualche anticipazione sulle procedure in base alle quali avverranno le nuove assunzioni, almeno per grandi linee, sono già state tracciate, visto che, dalmomento in cui la società diventerà un ente regionale, le selezioni dovranno avvenire attraverso procedure consorsuali pubbliche.
D'accordo con la decisione presa il segretario regionale Cisl, Lina Lucci, che ha dichiarato "siamo d'accordo, ma abbiamo chiesto all'assessore Cozzolino di vederci a porte chiuse per definire una corsia preferenziale per chi già ha svolto questo lavoro. Certo Cozzolino pone un problema serio: ci sono altri lavoratori di aziende regionali dismesse da riassorbire. Allora vogliamo intanto capire a quante unità ammonta questo bacino e quali sono le loro caratteristiche visto che a Sviluppo Italia abbiamo tutti laureati dalle professionalità definite".
soddisfatto anche Davide Sarnatore della Uil. "L'assessore ha riconosciuto la validità di un lavoro già fatto assieme. Abbiamo un verbale firmato in cui ci siamo dati obiettivi comuni. Ora, ove ci fossero attività aggiuntive ci è stato comunque garantito che si attingerà da un bacino in cui ci sono anche i precari di Sviluppo Italia. Per noi quei lavoratori rappresentano una priorità - gli fa eco il segretario regionale della Cgil Federico Libertino – visto che abbiamo un impegno sottoscritto con il ministero. Valuteremo in apposita sede di quante altre unità lavorative di aziende regionali dismesse si discute".