Il Piano Sviluppo Rurale
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10 Dic 2013
- Pubblicato: 19 Maggio 2008
- Scritto da redazione
L'Assessorato all'Agricoltura della Regione Campania ha emanato i bandi di attuazione delle prime misure del programma di sviluppo rurale 2007/2013, che prevedono aiuti per aziende agricole rapportati alla superficie aziendale e/o riferiti agli animali.
Scadenza 15/05/2008
Restiamo a disposizione in ordine all’assistenza e consulenza necessaria per la predisposizione di eventuali domande di finanziamento. Per ulteriori informazioni è possibile richiedere una consulenza al n. 081 7871810, oppure online visitando il nostro sito http://www.adim.info
FINALITA’ | Oggetto del contratto di programma è un piano complesso di interventi finalizzato allo sviluppo di una strategia di filiera, di distretto o di rete d’imprese, volti a : • realizzazione di nuove unità produttive; • ampliamento di unità produttive esistenti; • diversificazione della produzione di un’unità produttiva esistente mediante prodotti nuovi aggiuntivi; • cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di un’unità produttiva esistente; • acquisizione di attivi direttamente connessi con uno stabilimento, nel caso in cui lo stabilimento sia stato chiuso, o sarebbe stato chiuso, qualora non fosse stato rilevato e gli attivi vengano acquisiti da un investitore indipendente. Non possono essere oggetto del contratto i piani di intervento costituiti da investimenti di mera sostituzione. I piani progettuali devono essere corredati dall’impegno di almeno un istituto di credito, o una società finanziaria, a finanziare i singoli investimenti previsti attraverso la concessione di finanziamenti a medio e lungo termine, in misura complessiva non inferiore al 25% del valore dell’investimento. I beneficiari devono apportare il 25% di mezzi propri. |
AMBITO TERRITORIALE | Regione Campania |
BENEFICIARI | Sono beneficiari le medie e grandi imprese, anche in forma di società cooperative, nonché i consorzi o le società consortili tra imprese di qualsiasi dimensione. Tutti i soggetti proponenti devono essere in regime di contabilità ordinaria, in caso contrario si impegnano ad adottare tale regime entro la data di stipula del contratto di programma. Sono ammissibili, le imprese in difficoltà di cui all’art. 18 del disciplinare, per il salvataggio e la ristrutturazione, imprese che non sono in grado da sole di contenere le perdite. |
SOGGETTI NON AMMISSIBILI | Non possono presentare domanda soggetti che operano nei seguenti settori: a. pesca e acquacoltura; b. costruzione navale; c. industria carboniera; d. siderurgia; e. fibre sintetiche; f. attività connesse alla produzione primaria di prodotti agricoli (agricoltura e allevamento); g. attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti di imitazione o di sostituzione del latte e dei prodotti lattiero-caseari, di cui all’art. 3, par. 2, del Regolamento (CEE) n. 1898/872 Sono esclusi gli aiuti a favore di attività connesse all’esportazione o quelli condizionati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti d’importazione. |
SETTORI PRIORITARI | I settori prioritari, così come previsti dalla Linea d’Azione 1 del PASER3 sono: - agroindustriale; - biotecnologie; - produzione di mezzi di trasporto, in particolare l’automotive, il ferrotranviario e la cantieristica; - aeronautico/aerospaziale; - logistico. Viene data inoltre priorità, ai programmi d’intervento relativi a: • produzione energetica da fonti energetiche rinnovabili per sviluppare la filiera agro-energetica; • fornitori specializzati (definiti sulla base della classificazione di Pavitt); • comparti produttivi ad elevata specializzazione, per i quali si è registrato un deterioramento della capacità competitiva (principalmente tessile e calzaturiero); • comparto del biomedicale, per la potenziale domanda attivabile in vista dell’ampliamento dei mercati di riferimento nel bacino mediterraneo, comprensivo dell’indotto produttivo afferente alla sanità pubblica e privata, anche nell’ottica di identificare poli di specializzazione relativamente alla produzione di beni e apparecchiature; • segmento legato all’industria del comparto nautico e della vela; • settore delle tecnologie dell’informazione e comunicazione, con particolare riguardo alla produzione di componenti e software ed il segmento innovativo legato alla logistica e all’intermodalità, per lo sviluppo delle piattaforme e dei servizi relativi. • Programmi d’investimento finalizzati alla produzione e all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, nonché alla riduzione dei consumi energetici e al miglioramento dell’efficienza energetica delle PMI. • Iniziative inerenti ad interventi per la valorizzazione di poli territoriali caratterizzati dalla presenza di produzioni artigiane e di centri commerciali naturali, oltre che ad interventi di riqualificazione delle aree urbane. Particolare considerazione è data ai programmi che comportano una collaborazione effettiva tra un'impresa ed un organismo di ricerca con sede sul territorio regionale. |
PIANI DI INTERVENTO | Tutti i piani di intervento riguardano:
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AGEVOLAZIONI | Le agevolazioni sono costituite da un contributo in conto capitale e/o contributo in conto interessi. Il contributo in conto interessi, laddove previsto, è calcolato in base al tasso di riferimento e decorre dalla data di erogazione del finanziamento da parte della banca. |
MODALITA’ DI PRESENTAZIONE | Presentazione della domanda di accesso al Contratto di Programma Regionale da parte del soggetto proponente. La documentazione in formato cartaceo (triplice copia) e su supporto informatico, deve essere presentata a mezzo raccomandata A/R assicurata convenzionale e/o posta celere, ovvero a mano presso la Regione Campania. |
DOCUMENTALE | Mod. 7.08 |