Resto al SUD
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08 Apr 2022
- Pubblicato: 08 Aprile 2022
- Scritto da Editor
Presidenza della Repubblica
Seggetto Gestore INVITALIA
scadenza fino ad esaurimento dei fondi
Finalità La misura di Resto al Sud consente di coprire il 100% delle spese per nuovi progetti imprenditoriali nelle regioni del Mezzogiorno e Centro Italia ed ha lo scopo di rafforzare l’azione di sostegno e di stimolo all’imprenditoria meridionale e sostenere il superamento della situazione di emergenza delle aree colpite dal sisma attraverso la ripresa economica, al fine di recuperare condizioni di normalità e sviluppo.
Territorio di intervento Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna, Comuni delle aree interessate dal sisma delle Regioni Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo, nonché territori delle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro Nord
Destinatari Le agevolazioni sono rivolte a chi ha un’età compresa tra i 18 e i 55 anni che:
- al momento della presentazione della domanda sono residenti nei territori summenzionati (in 24 Comuni dell’area colpita dai terremoti del 20116-2017 non vige il limite di età under 56 anni) oppure che trasferiscono la residenza nelle suddette aree entro 60 giorni (120 se residenti all’estero) dall’esito positivo dell’istruttoria;
- non sono già titolari di altre attività d’impresa in esercizio alla data del 21/06/2017;
- non hanno ricevuto altre agevolazioni nazionali per l’autoimprenditorialità nell’ultimo triennio;
- non hanno un lavoro a tempo indeterminato e si impegnano a non averlo per tutta la durata del finanziamento.
L’incentivo si rivolge a:
- imprese costituite dopo il 21/06/2017;
- imprese costituende (la costituzione deve avvenire entro 60 giorni - o 120 giorni in caso di residenza all’estero - dall’esito positivo dell’istruttoria).
Fermo restando quanto sopra elencato, possono inoltre chiedere i finanziamenti:
- i liberi professionisti (in forma societaria o individuale) che non risultano titolari di partita IVA nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda per lo svolgimento di un’attività analoga a quella proposta (codice Ateco non identico fino alla terza cifra di classificazione delle attività economiche)
Estensione degli incentivi alle attività libero professionali svolte in forma individuale e come società tra professionisti (STP). Può presentare la domanda:
- chi nei 12 mesi precedenti alla presentazione della domanda non risulta titolare di partita IVA;
- chi, pur titolare di partita IVA nei 12 mesi precedenti alla presentazione della domanda, non l’ha mai movimentata;
- chi, pur titolare di partita IVA nei 12 mesi precedenti alla presentazione della domanda, l’ha movimentata ma per attività associata a un codice Ateco non identico fino alla 3° cifra di classificazione.
Per le società tra professionisti è ammessa la presenza di soggetti senza i requisiti per massimo 1/3 della compagine sociale.
Settori Finanziabili Artigianato; Industria; Manifattura;
- Trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura;
- Fornitura di servizi alle imprese e alle persone;
- Commercio;
- Servizi al turismo;
Attività libero professionali (sia in forma individuale che societaria).
Settori non finanziabili
- Agricoltura, Silvicoltura e Pesca (ad eccezione delle attività indicate nella divisione 3 della sezione A della classificazione ATECO);
- Attività immobiliari;
- Amministrazione pubblica e difesa, assicurazione sociale obbligatoria;
- Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico.
Tipologia di interventi avvio di nuove attività imprenditoriali e nelle aree sopra indicate.
Spese ammissibili Sono ammesse a finanziamento le spese relative a:
- opere edili relative a interventi di ristrutturazione e/o manutenzione straordinaria, non superiori al 30% del programma di spesa complessivo;
- macchinari, impianti ed attrezzature nuovi;
- sito web, programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della telecomunicazione (TIC);
- materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti, utenze e canoni di locazione per immobili, acquisizione di garanzie assicurative funzionali all'attività finanziata, nella misura massima del 20% del programma di spesa complessivo.
Spese non ammissibili Non sono ammissibili le seguenti voci di spesa:
- beni acquisiti con il sistema della locazione finanziaria, del leasing e del leaseback;
- beni di proprietà di uno o più soci del beneficiario e, nel caso di soci persone fisiche, anche dei relativi coniugi ovvero di parenti o affini dei soci stessi entro il terzo grado;
- investimenti di mera sostituzione di impianti, macchinari e attrezzature;
- il cosiddetto “contratto chiavi in mano”;
- commesse interne;
- macchinari, impianti e attrezzature usati;
- spese notarili, imposte, tasse;
- acquisto di automezzi, tranne quelli strettamente necessari al ciclo di produzione o destinati al trasporto in conservazione condizionata dei prodotti;
- acquisto di beni di importo unitario inferiore a 500 euro;
- progettazione, consulenze ed erogazione delle retribuzioni ai dipendenti delle imprese individuali e delle società, nonché agli organi di gestione e di controllo delle società stesse.
Risorse disponibili Dotazione finanziaria complessiva:
- per il Mezzogiorno: 1.250 milioni di euro;
- per i Comuni delle Regioni del Centro Italia: 20 milioni di euro.
Contributo/Finanziamento Ad ogni soggetto beneficiario è concessa un’agevolazione massima pari a 60.000 euro, che può arrivare a 200.000 euro nel caso di società con 4 soci (le società cooperative possono cumulare i finanziamenti con le agevolazioni a valere sul fondo speciale per gli interventi a salvaguardia dei livelli di occupazione di cui all'articolo 17 della l. n. 49/1985).
Il finanziamento copre il 100% delle spese ammissibili e consiste in:
- contributo a fondo perduto, erogato da Invitalia, pari al 50% dell’investimento complessivo;
- finanziamento bancario pari al 50% dell’investimento complessivo, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI.
Gli interessi del finanziamento sono interamente coperti da un contributo in conto interessi. Il finanziamento bancario dovrà essere rimborsato entro otto anni dall'erogazione del finanziamento, di cui i primi due anni di pre-ammortamento.
L’art. 245 del Decreto Rilancio prevede per le imprese di Resto al Sud un ulteriore contributo a fondo perduto a copertura del fabbisogno di circolante:
- 15.000 euro per le attività svolte in forma di ditta individuale o di libera professione esercitata in forma individuale;
- 10.000 euro per ogni socio, fino ad un massimo di 40.000 euro, per le attività esercitate in forma societaria.
É possibile ricevere il contributo a condizione di aver completato il programma di spesa ammesso alle agevolazioni e di essere in regola con il pagamento delle rate del finanziamento bancario e con gli adempimenti previsti dalla normativa.
- Per le sole imprese esercitate in forma individuale (con un solo soggetto proponente) il massimale di spesa è stato elevato a 60.000 euro;
- per tutte le iniziative imprenditoriali il nuovo mix di agevolazioni, sempre pari al 100% del programma di spesa ammesso, prevede il 50% di contributo a fondo perduto e il 50% di finanziamento bancario agevolato.
Presidenza della Repubbliba
Invitalia