Banche: Nuove regole europee in materia di default - da Gennaio 2021 basteranno 100 euro per risultare “cattivi pagatori”.
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29 Dic 2020
- Pubblicato: 29 Dicembre 2020
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Parametri più stringenti dal 1° Gennaio2021 in materia di default. Seri rischi per le imprese a causa della riduzione delle soglie per essere considerate in stato di inadempienza verso le banche. Grande preoccupazione soprattutto alla luce della situazione economica attuale devastata dalla pandemia da COVID-19.
Il 1° gennaio entrerà in vigore il Regolamento Delegato (UE) n. 171/2018 della Commissione Europea del 19 ottobre 2017 integrativo del precedente Regolamento del 2013 che riguarda le norme tecniche di regolamentazione relative alla soglia di rilevanza delle obbligazioni creditizie in arretrato per le banche e altri operatori finanziari.
Il documento tratta delle nuove regole di classificazione europea dello stato di inadempienza delle imprese e delle persone fisiche, molto più stringenti rispetto a quelli finora adottati a livello nazionale, con il risultato che diventerà quindi molto più facile essere classificati clienti inadempienti dalle banche, ovvero “cattivi pagatori”.
Si ricorda che tale classificazione determina la segnalazione nelle banche dati delle Centrali Rischi o SIC che gli enti creditizi consultano per valutare il merito creditizio in occasione della presentazione da parte del cliente di una richiesta di finanziamento.
L’iscrizione in questi registri determina una maggiore difficoltà nell'accesso al credito.
Secondo le nuove regole, la banca è tenuta a classificare un’esposizione in default quando la persona fisica o l’impresa è in arretrato da oltre 90 giorni su un’obbligazione creditizia rilevante. La rilevanza dell’esposizione si identifica attraverso due componenti: l’ammontare dell’arretrato e la percentuale dell’arretrato rispetto al totale delle esposizioni verso la banca.
Più precisamente, per le persone fisiche e le piccole e medie imprese, che presentano un’esposizione verso un gruppo bancario per un ammontare complessivamente inferiore a 1 milione di euro, sarà sufficiente avere un arretrato da oltre 90 giorni il cui importo risulti, allo stesso tempo:
- per privati e piccole medie imprese, superiore 100 euro e superiore all’1% del totale delle esposizioni verso la Banca;
- per le imprese, superiore ai 500 euro e superiore all’1% del totale delle esposizioni verso la Banca.
Con l’entrata in vigore del nuovo Regolamento, l’impresa non potrà più impiegare margini ancora disponibili sulle proprie linee di credito per compensare gli inadempimenti in essere ed evitare la classificazione in default.
La classificazione dell’impresa in stato di default, anche per uno solo dei finanziamenti in essere, comporterà il passaggio in default di tutte le sue esposizioni nei confronti della banca, e si potrebbe ripercuotere anche su altre imprese ad essa collegate ed esposte verso lo stesso intermediario finanziario.
Per le imprese sarà quindi fondamentale rispettare con puntualità le scadenze di pagamento previste dai contratti di finanziamento per non risultare in arretrato nel rimborso dei propri debiti verso le banche anche per importi di modesta entità, onde evitare che la banca classifichi l’impresa in default e avviare le azioni a tutela dei propri crediti.