Analisi acque Fiume Sarno a Scafati, le operazioni di Legambiente
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15 Mag 2021
- Pubblicato: 15 Maggio 2021
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SCAFATI – Nuovo appuntamento di Legambiente sul fiume Sarno. Nell’ambito del progetto CuriAmo, ViviAmo, PartecipiAmo il Sarno sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD avente come capofila Legambiente, i ragazzi dell’associazione ambientalista italiana si sono recati nella città di Scafati, per analizzare le acque del Fiume Sarno.
L’appuntamento, svoltosi lo scorso 14 maggio, è servito non solo ad illustrare le modalità di analisi delle acque, ma anche per parlare del rapporto dei cittadini di Scafati con il Fiume Sarno. All’appuntamento hanno partecipato anche Alessandro Arpaia, Assessore con delega al Fiume Sarno del Comune di Scafati e Carmine Ferrara, membro del comitato scientifico e cittadino di Scafati.
Analisi acque Fiume Sarno a Scafati, le operazioni di Legambiente
Con l’ausilio di una sonda e un multiparametro è stato possibile raccogliere alcuni dati circa il monitoraggio per lo stato di salute delle acque del Fiume Sarno, nel punto in cui passa per la città di Scafati. Il multiparametro ha evidenziato che l’ossigeno disciolto nelle acque – fondamentale, insieme ad altri parametri come l’azoto ammoniacale e nitrico per ottenere l’indice LIMECO, utile a capire la qualità delle acque – ci sono circa 3,08 mg per litro. Un numero troppo basso, che significa uno stato di salute pessimo per le acque del Sarno. Infatti, basti pensare che un fiume in ottimo stato, presenta un ossigeno disciolto nelle acque di 9 mg/l.
Oltre ai rilievi effettuati con il multiparametro, i ragazzi di Legambiente dopo aver raccolto un campione, hanno effettuato le analisi della acque del fiume Sarno. I risultati hanno mostrato che le acque del Fiume Sarno, che interessano gran parte dei comuni campani, presentano al loro interno, oltre ad un alto quantitativo di sostanze microplastiche, anche numerose sostanze nocive per la salute. Sostanze tossiche e nocive che approdano dai diversi scarichi presenti sul tragitto del fiume. Situazione questa che porta uno dei tratti di acqua più importanti della Campania a versare in uno stato pietoso.