"La generazione delle povertà complesse": tavolo tecnico a Nisida
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04 Apr 2017
- Pubblicato: 04 Aprile 2017
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Si è tenuto ieri nella sala convegni del Centro Europeo di studi di Nisida, il tavolo di progettazione tecnica “ La generazione delle povertà complesse”. Un confronto aperto con gli interlocutori del sistema che ha permesso di focalizzare l’attenzione sulle problematiche connesse al mondo dei minori a rischio che entrano in contatto con la giustizia minorile e di aprire dibattiti sulle linee di programmazione e le politiche da mettere in campo per affrontare il 2017. Un’occasione che è stata monito per analizzare dettagliatamente le pratiche educative, gli interventi di prevenzione ed i rischi, affrontando i temi della devianza, della salute, dei diritti e del trattamento dei minori ristretti o in area penale esterna. Il confronto ha consolidato ed implementato sinergie istituzionali e non, con la presenza dell’assessore alle Politiche Giovanili di Napoli Alessandra Clemente e dell’assessore alle Politiche Sociali Roberta Gaeta, nella volontà di progettare interventi e servizi in uno spirito di piena collaborazione.“Il trattamento penitenziario in ambito minorile-dichiara Maria Bove, Dirigente Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna Campania- non deve essere diseducante. Gli interventi e le azioni devono essere pensati e costruiti in chiave pedagogica. E’ importante, per questi ragazzi, che si confrontano con un mondo difficile, capire la necessità della cultura ed è altrettanto fondamentale per la loro rieducazione, il legame con la società civile e il mondo esterno. Il tempo della pena deve diventare tempo per la propria promozione sociale, risocializzazione e inserimento. Deve essere colmata la distanza tra dentro e fuori con esperienze formative e di discussione sempre più ampie in ambito intramurario”.
Tra i relatori del convegno anche Ornella Riccio, Magistrato Sorveglianza presso tribunale Minorenni di Napoli. “ Ci ritroviamo di fronte a realtà complesse e complesse devono essere le risposte che siamo chiamati a dare. Trovo sia di fondamentale importanza il ruolo, la collaborazione e l’integrazione di tutto il sistema dei servizi sociali. Mi auguro che la direttiva Cascini diventi realtà quanto prima. Questi ragazzi hanno bisogno di una presenza reale e costante”.
“Parliamo di generazione delle realtà complesse- dichiara Giuseppe Centomani, Dirigente Centro Giustizia Minorile in Campania- perché la povertà è diventata un fenomeno marginale. Oggi questi ragazzi si ritrovano ad affrontare povertà cognitive e culturali, c’è un abbassamento delle competenze sociali e un nuovo processo di interazione tra tanti strati di povertà e questo produce aree di incompetenza psicosociale. Auspico una ristrutturazione delle figure educative in grado di orientare anche da un punto di vista comunicativo”.