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Dom12222024

Last updateGio, 15 Feb 2024 6pm

Delrio: "in due anni realizzate 10 ciclovie nazionali"

Il Ministro delle Infrastrutture alla presentazione del Rapporto di Legambiente. Obiettivo è mutare la gerarchia del traffico nelle città: prima le bici e i pedoni

Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, ha preso parte alla presentazione del rapporto l’ABiCi sull’economia della bici in Italia e sulla ciclabilità nelle città, realizzato da Legambiente con Velolove e Grab+ e presentato dalla presidente Rossella Muroni, a cui ha partecipato Matteo Ricci sindaco di Pesaro e vicepresidente Anci.

Il Ministro ha riconosciuto che anche “la bicicletta come sistema economico” genera ritorni diretti e indiretti, dal turismo all’industria alla salute dei cittadini.

Il Ministro ha ricordato i passi compiuti dal governo per le infrastrutture nazionali di ciclabilità: “Due anni fa non c’era niente, oggi abbiamo 10 progetti per ciclovie nazionali finanziati”.

“Abbiamo promosso una  operazione culturale importante – ha detto Delrio -  portare in consiglio dei ministri la decisione che le ciclovie nazionali hanno pari dignità rispetto alle altre infrastrutture, come autostrade e alta velocità. Con il Governo Renzi e ora il Governo Gentiloni questa scelta è una realtà ed è stato un salto culturale enorme per il Paese,  se si pensa che veniamo dalla logica delle Grandi opere e della Legge obiettivo”.

“Nelle due leggi di stabilità 2016 e 2017 e, con l’allegato  del Mit al Def 2017,  che anticipa il nuovo piano generale dei trasporti – ha continuato Delrio  - insieme alle altre strategie e opere prioritarie, ci sono le ciclovie e la ciclabilità. Un cambio di cultura che coglie una sensibilità già matura  nei cittadini e negli enti locali per l’investimento nella ciclabilità”.

In collaborazione con le associazioni e con i territori, sono stati identificati quindi i percorsi con maggiore attrattiva, diversi dei quali già in avanzato stato di definizione, come il Grab, l’anello intorno al Lago Maggiore, la Vento lungo il Po, delineando una rete di ciclovie con grandi ambizioni nazionali.

“Due anni fa non c’era nulla, oggi ci sono 10 progetti di ciclovie nazionali finanziati, con 370 milioni a disposizione e che, con il cofinanziamento delle Regioni, possono arrivare a oltre 700 milioni”.

Si tratta delle ciclovie Vento, del Sole, Grab, Acquedotto pugliese, del Garda, Trieste-Lignano Sabbiadoro-Venezia, Sarda, Magna Grecia (Basilicata, Calabria, Sicilia), Tirrenica, Adriatica. Le prime quattro previste nella Stabilità 2016, le successive nella manovra della Stabilità 2017.

“Un altro aspetto molto importante è il cambiamento nelle città – ha continuato il Ministro. Non basta dire che si disegnano delle strisce per terra per rendere ciclabile una città. Occorre avere un’idea complessiva, un piano delle direttrici principali tutte fruibili. Dobbiamo essere molto decisi e determinati nel dire che dentro le città c’è una gerarchia. Oggi c’è una gerarchia inversa: ancora oggi, E Roma ne è la dimostrazione, le auto comandano e gli altri si adattano. Nelle nostre città va invertita completamente la gerarchia: priorità a pedoni e  ciclisti, e gli altri invece devono esser in secondo piano. Questo significa provare a tenere insieme la ciclabilità  con le scelte sul  trasporto pubblico e dell’accessibilità alle città. E anche su questo stiamo promuovendo una rivoluzione, con il finanziamento alle metropolitane e tranvie, e con il rinnovo dei mezzi rotabili. E i sindaci che  redigono i Piani urbani della mobilità, pensando alle proprie città come a organismi vivi, che hanno bisogno di cura e manutenzione, avranno più risorse”.
Rosanna Gorga
5 maggio 2017

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