Terme: nuovo contratto di lavoro per i 15 mila addetti del settore
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25 Gen 2018
- Pubblicato: 25 Gennaio 2018
- Scritto da Rosanna Gorga
E’ stato sottoscritto da Federterme/Confindustria con i sindacati Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil l’accordo di rinnovo del CCNL per i 15 mila dipendenti delle aziende termali, scaduto lo scorso 30 giugno 2011. La Filcams-Cgil non ha sottoscritto l’intesa, in dissenso con la nuova disciplina del trattamento economico di malattia.
Il Presidente di Federterme/Confindustria Costanzo Jannotti Pecci ha espresso soddisfazione per il risultato conseguito dopo anni di attesa: “Si tratta di un rinnovo arrivato dopo oltre quattro anni di trattativa serrata, anche grazie al senso di responsabilità manifestato dalle sigle sindacali firmatarie”. “Il CCNL del settore termale - ha proseguito Jannotti Pecci –, anche alla luce dell’intesa appena firmata, resta uno dei migliori tanto sul piano normativo che su quello economico”.
“L’accordo – ha precisato Aldo Ferruzzi, Vicepresidente di Federteme con delega alle Relazioni Industriali – prevede l’introduzione di nuovi profili professionali e ulteriori forme di flessibilità (lavoro extra e di surroga e nuova articolazione dei riposi domenicali) così da porre le imprese termali italiane in condizione di fronteggiare un andamento sempre più imprevedibile della domanda di cure e di benessere termali e consentire loro di competere ad armi pari con i concorrenti degli altri Paesi europei.”.
E’ stata, inoltre, razionalizzata l’intera disciplina della malattia, che presentava numerose incongruenze e sono stati apportati una serie di adeguamenti alla più recente legislazione di alcuni istituti contrattuali (congedi parentali, apprendistato).
Per quanto riguarda gli aspetti economici, le Parti hanno convenuto un aumento retributivo mensile lordo a regime di € 90,00 (al IV livello), erogato in cinque rate con decorrenza da dicembre 2017 fino al 1° settembre 2019. E’ stata inoltre prevista un una tantum di € 100,00 a sanatoria del periodo pregresso.
Il nuovo contratto, che verrà a scadere il 30 giugno 2020, testimonia la volontà degli imprenditori termali italiani di dare comunque certezze ai propri collaboratori, pur in un panorama di riferimento in cui le difficoltà conseguenti alla recente crisi economica appaiono ancora lontane dall’essere superate.
Rosanna Gorga
25 gennaio 2018