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ASL SALERNO Riabilitazione: dal rischio di smantellamento alla valorizzazione

Lunedì prossimo si terrà una riunione sulla riabilitazione presso la ASL Salerno a seguito della ric...

Con la luce negli occhi» omaggio a Maradona al Teatro Serra

Il Teatro Serra di Napoli omaggia Maradona. Con Marco Aspide. Testo e regia di Riccardo Pisani. Dal ...

Giorgio Napolitano e la politica dei miglioristi

Sabato 18 novembre a Napoli alle 11 la Fondazione Valenzi ricorda il  Presidente Emerito della ...

Risk Analisys Adeguati Assetti

Amministrazione della società
Tutela del Patrimonio Personale
Nuove Responsabilità
Cambiamento epocale ...

Domenica 26 alle ore 10.30 a Bacoli al Parco Borbonico, evento rievocazione storica

Sarà meraviglioso! Ospiteremo al Parco Borbonico le guardie del Reggimento Re.
Per una rievocazione ...

Tour alla Casina Vanvitelliana

Tour alla Casina Vanvitelliana al Fusaro di Bacoli
Evento del Centro Ittico Campano, in collaborazion...

L'Avvocato Vizzino non ci sta pronta la diffida stragiudiziale per danni materiali da valori obsoleti dell’acqua potabile

Diffida stragiudiziale per danni materiali da valori obsoleti dell’acqua potabile secondo il D.Lgs 2...

PosterArt Inaugurazione un’esposizione di Manifesti e Poster fra gli anni 50 e 2000

Venerdì 22 settembre 2022 alle ore 19:30 presso la galleria FrameArsArtes di Corso Vittorio Emanuele...

La confusione di Conte blocca l’informazione

Era la tarda serata di sabato 11 Marzo, quando il Presidente del Governo Giuseppe Conte, annunciava ulteriori misure restrittive alle attività economiche e produttive del paese al fine di contenere in maniera più aggressiva la crisi pandemica da Covid19. Il Governo, sceglie, di mantenere operative solo le attività strettamente necessarie a garantire i servizi essenziali - <<il motore dell'Italia rallenta, ma non si ferma>> - queste le parole del Premier – ma con il successivo Dpcm, emanato Domenica 22 Marzo, a fermarsi devono essere state le competenze di tutto lo staff del Premier, poiché nell’allegato al Decreto, tra le attività operative, classificate tra l’altro per codice Ateco, non compaiono le edicole, ovvero il “commercio al dettaglio di libri, riviste e giornali” mentre restano operative le agenzie di distribuzione alle stesse “commercio all’ingrosso di libri, riviste e giornali”. Fatta salva la possibilità per il Governo, di aver scoperto un metodo “innovativo” e tutto personale, nella consegna dei quotidiani ai cittadini italiani, questo pasticcio sembra proprio la conferma che qualcosa al suo interno non funzioni. La confusione fa ancora da padrone all’interno dell’esecutivo, confermando ancora una volta, tutti i suoi limiti.  

Dott. Lamberti Giuseppe

Scuola, applicazioni pratiche di un sistema che non esiste

<<La scuola è aperta a tutti>>. Così, in apertura, cita l'art. 34 della Costituzione Italiana, andando ad individuare nell'istruzione, uno dei diritti inalienabili che, lo Stato e tutte le Istituzioni pubbliche, hanno il dovere civico e morale di garantire ai propri cittadini. Ma i padri fondatori della nostra Costituzione, mai avrebbero potuto prevedere l'evoluzione della società e tantomeno le criticità che si sarebbero potute verificare in caso di emergenze pandemiche simili a quella che oggigiorno sta attraversando il mondo e mettendo in ginocchio l'Italia. Nella società della conoscenza, caratterizzata dalla crescita frenetica della tecnologia e della digitalizzazione, criticità e soluzioni sono da ricercare negli attori principali delle Istituzioni, che a vario livello, non hanno saputo o voluto cogliere i cambiamenti richiesti dai nuovi modelli sociali. Una società con molte soluzioni e con poche applicazioni pratiche, questa che oggi si ritrova priva di <<scuole aperte a tutti>> , con criticità facilmente rilevabili che non consentono un diritto allo studio fruibile a tutti, e altresì labile dal punto di vista didattico, andando a minare ciò che invece, l'equità dovrebbe garantire. Eppure, bastava mettere "a sistema" una serie di pratiche inclusive per far sì che tutti, nessuno escluso, trovassero un'istruzione "smart": un accesso ad internet per tutti gli studenti, tecnologie integrabili con qualsiasi dispositivo e applicazioni per facilitare la didattica. Ma queste, sono solo alcune delle azioni da poter mettere in campo. Didattica a distanza, quindi, che dovrebbe condurre non solo a metodologie "inclusive", ma sviluppare altresì il concetto di "competenze", come sottolineato nelle sue pubblicazioni, dalla dott.ssa Franca Da Re, pedagogista di fama nazionale e internazionale. La realtà, quella vera, quella a cui pochi soffermano la propria attenzione è la difficoltà a cui insegnanti e docenti devono far fronte, spesso anche con soluzioni "fatte in casa" per facilitare la didattica a distanza. Stiamo assistendo, infatti, ad uno Stato che sicuramente non <<promuove le condizioni che rendano effettivo il diritto al lavoro>> (Costituzione - art.4) e che seppur promuovendo azioni in tal senso, lo fa in maniera disorganizzata e senza le giuste competenze. L'assenza di una "regia didattica" pone inevitabilmente l'accento su un "sistema scuola" inesistente. Bisogna avere il coraggio di mettere in atto una revisione strutturale, lo stesso coraggio che milioni di docenti hanno avuto, spesso in mancanza di competenze ed esperienze pregresse, nel fronteggiare da soli la crisi pandemica, garantendo ai propri alunni il diritto all'istruzione. E' necessario rammentare che in questa fase di emergenza da una parte le scuole chiedono di mantenere la socializzazione, dall'altra le famiglie pretendono un rapporto più continuo e propinquo sebbene il momento sia tiranno della virtualità. Compiti inviati, video-lezioni e audio-lezioni, insegnanti che in tutti i modi cercano di rendersi utili e meritevoli di accedere nella lista degli eroi, insieme ai medici e agli infermieri, ma ci sarebbe voluta competenza e preparazione a monte. Unica nota lieta, è da rintracciare nella resilienza degli alunni che, nonostante le varie difficoltà, stanno apprendendo un nuovo sapere, quello dei valori tradizionali e delle piccole cose, a dirla con parole montessoriane <<stanno facendo da soli>>. Verrebbe, quindi, naturale chiedersi, non chi siano i responsabili, ma quali siano le responsabilità e a quali indennizzi, economici e morali, esse potranno recare, una volta che tale crisi sarà cessata.

Dott. Lamberti Giuseppe

Il Decreto "Cura Italia" in pratica: intervista al Dottore Commercialista Alessandro Lodato

In questi giorni, notevole è stata la massa di informazioni intorno al tanto famoso Decreto "Cura Italia", varato dal Governo per l'emergenza sanitaria in corso e viste le numerose riflessioni che ha suscitato, abbiamo cercato di fare un po’ di chiarezza grazie al contributo da parte di chi ogni giorno può "toccare con mano" la situazione imprenditoriale che attualmente ci coinvolge. Ringraziamo il dr. Alessandro Lodato, iscritto all'Ordine dei Commercialisti di Salerno, per aver risposto alle domande che maggiormente hanno avuto risalto in questi giorni. Partiamo da un'analisi della situazione imprenditoriale che stiamo vivendo, quale, secondo lei, è la difficoltà maggiore che le attività commerciali devono affrontare? Per quel che concerne l’attuale situazione imprenditoriale, l’impatto del Coronavirus sta causando un calo dei ricavi e dei margini di profitto delle imprese. Con la chiusura imposta a gran parte degli esercizi commerciali, si sta arrivando anche ad un totale azzeramento dei ricavi, per un periodo che, allo stato attuale, non è facilmente determinabile. I settori che pagano lo scotto più alto in questo momento storico sono, senza dubbio, quello turistico e commerciale, in particolare attività di bar e ristorazione, ma anche il settore artigianale, in cui i più penalizzati sono, tra gli altri, parrucchieri, estetisti e pasticcieri. La maggiore difficoltà che le imprese si trovano ad affrontare è la mancanza di liquidità, che comporta impossibilità ad adempiere a tutte le obbligazioni nel breve-medio periodo, come i debiti verso i fornitori, i fitti e gli stipendi ai lavoratori dipendenti. Andando nello specifico, ritiene che, da un punto di vista soprattutto fiscale, il decreto Cura Italia sia sufficiente a traghettare questa crisi verso una soluzione? Il decreto “Cura Italia”, di certo, ha cercato di porre rimedio alla situazione venutasi a creare. Il Governo ha varato un maxi-decreto da 25 miliardi di euro con norme e misure finanziarie di contenimento dell’emergenza sanitaria ed economica scatenata dal Coronavirus, di cui 10 miliardi al lavoro e oltre 3 miliardi per sanità. I titoli del provvedimento si concentrano principalmente su sostegno al reddito e al lavoro, welfare e ammortizzatori sociali, liquidità per famiglie e imprese, sospensione e rinvio di tasse e imposte, incentivi alle attività produttive, semplificazioni, assunzioni e investimenti nella P.A. in particolare nel Servizio Sanitario Nazionale. Con questa manovra il governo stima di arrivare comunque al 3,3 per cento di indebitamento netto in rapporto al PIL. Naturalmente, tale stima dipende dal livello del PIL (nominale) che si raggiungerà a fine 2020 e, più precisamente, dall’impatto dell’emergenza sull’economia così come dagli effetti positivi delle misure messe in campo. Di certo, a mio parere, sarà necessario intervenire ulteriormente già dal mese di aprile per integrare le disposizioni transitorie in parte previste come una tantum e, pertanto, non ripetibili con cadenza mensile. Quali sono le misure che più apprezza del decreto e in quali, eventualmente, è mancante? Il decreto interviene con provvedimenti su quattro fronti principali. Il primo è il finanziamento e altre misure per il potenziamento del Sistema sanitario nazionale, della Protezione civile e degli altri soggetti pubblici impegnati sul fronte dell’emergenza. Il secondo è il sostegno all’occupazione e ai lavoratori per la difesa del lavoro e del reddito. Il terzo prevede il supporto al credito per famiglie e micro, piccole e medie imprese, tramite il sistema bancario e l’utilizzo del fondo centrale di garanzia. Infine, l’ultimo è la sospensione degli obblighi di versamento per tributi e contributi nonché di altri adempimenti fiscali ed incentivi fiscali per la sanificazione dei luoghi di lavoro e premi ai dipendenti che restano in servizio.
In alcuni ambiti il decreto sarà sicuramente efficace. Innanzitutto per i lavoratori dipendenti, ai quali è stata garantita la cassa integrazione guadagni, anche in deroga, per un massimo di 9 settimane ed anche il cosiddetto blocco dei licenziamenti dal 23/02/2020, in modo che come più volte detto dal Presidente del Consiglio Conte: “Nessuno deve perdere il proprio lavoro”. Di contro, però, evidenzio poca attenzione ai lavoratori autonomi in generale, ai quali sono state indirizzate risorse esigue. Paradossale il caso dei liberi professionisti iscritti a casse private, per i quali non sono stati previsti interventi se non di posticipo delle scadenze fiscali. Secondo lei, la ripresa economica di cosa avrà maggiormente bisogno e per quanto tempo gli effetti si faranno sentire sul commercio? La crisi economica attuale dovrebbe presentare tutta la sua intensità in questo primo semestre 2020, per poi riprendersi e recuperare a partire dal secondo semestre dell’anno. In pratica i primi segnali di ripresa dovremmo conoscerli già a partire dai primi mesi estivi. Questo si verificherà, però, a condizione che il Coronavirus sia debellato o comunque cessi la sua intensità virulenta già a partire dalla primavera inoltrata. Sarà, dunque, necessario mettere in atto, fin da adesso, uno straordinario programma di investimenti pubblici e di politica industriale. A mio parere, per il settore commercio, il 2020 sarà un anno di transizione.  Difficile stabilire per quanto tempo gli effetti di questa crisi si faranno sentire. Prima dobbiamo raggiungere l’obiettivo di fermare questa epidemia, poi si potrà pensare alla ripresa ed anche ad una stima dei tempi di recupero. Infine, da un suo personale punto di vista, cosa auspica per il futuro? Il nostro futuro sarà condizionato dalle scelte nazionali, ma anche dall’evoluzione della politica europea e dagli accordi internazionali indispensabili per affrontare la crisi mondiale dovuta al covid19. Ci sono comunque segnali incoraggianti da parte della governance europea che, dopo i primi tentennamenti dei giorni scorsi, sembra voler fornire ai singoli stati colpiti dalla pandemia, tutto il supporto di politiche anche monetarie ora più che mai necessarie a superare questo momento difficile per l’economia. Dobbiamo, quindi, essere fiduciosi che dopo questo difficile momento di buio, il nostro Paese si risolleverà.

Dott. Lamberti Giuseppe

Il mondo e la fobia della crescita demografica

<<Ogni bambino nato in soprannumero rispetto all'occorrente per mantenere la popolazione al livello necessario deve inevitabilmente perire, a meno che per lui non sarà fatto posto dalla morte degli adulti>>. Questo, uno dei più celebri passi delle teorie di Thomas Robert Malthus, economista inglese vissuto tra la fine del '700 e l'inizio dell' 800. Le parole di questi giorni, del primo ministro inglese, Boris Johnson, <<Abituatevi a perdere i vostri cari>>, sembrano risuonare proprio la teoria malthusiana sul controllo demografico della popolazione, attraverso la quale, i governi nazionali "sarebbero autorizzati" a porre in essere determinati comportamenti in caso di epidemia: dal favorire comportamenti anti-igienici fino a <<deplorare i rimedi specifici alla diffusione delle malattie>>. Ma forse non è soltanto un caso, che Johnson, è soltanto l'ultimo di una lunga lista di governanti a sposare comportamenti che vanno in direzione opposta al sostegno e alla protezione della vita umana. Così come forse è soltanto un caso, che il CoVid-19 vada a manifestare sintomi più aggressivi verso soggetti già interessati da altre patologie e nelle fasce più anziane della popolazione. Non è certamente un mistero che la grande maggioranza del mondo, sia da secoli preoccupata degli aumenti demografici e si impegnino a controllarne l'esplosione. Un mondo, quindi, sempre meno umano e sempre più contabile di vite umane da barattare in cambio di un ordine programmato. Ma le domande più interessanti sono sicuramente quelle circa i nuovi assetti geo-economici post epidemia, con la conseguenza che tutto questo vada sicuramente ad ampliare il differenziale del potere economico dei singoli stati: chi in precedenza godeva di una posizione di vantaggio, acquisterà un peso sempre maggiore, mentre gli stati in difficoltà vedranno le proprie criticità aumentare e in presenza di un'economia incapace di creare, ma soltanto di spostare ricchezza, gli effetti saranno inevitabilmente colonistici. Verrebbe da pensare che tale emergenza sanitaria, sia per alcune economie, davvero un'opportunità. Focalizzando invece, la nostra attenzione al nostro paese, forse è davvero giunto il momento di ridare valore a determinati asset strategici di crescita e imparare da questa lezione che il supporto statale in favore di settori o dell'intero mercato interno sono essenziali per una crescita economica e industriale, senza timore alcuno di "rimproveri" in nome di trattati firmati in passato e che nulla prevedevano in caso di emergenze simili a questa. Nessuna condanna o ipotesi vi è in quest'articolo, ma solo un invito ad una sana riflessione.

Dott. Lamberti Giuseppe

CuriAmo, ViviAmo, PartecipiAmo il Sarno: 4 Fiumi monitorati con Goletta dei Fiumi

4 fiumi monitorati, Sarno, Sele, Picentino e Irno, 41 punti complessivi di campionamento e 22 volontari coinvolti nelle attività di prelievo campioni di acqua e analisi. Questi i numeri della sedie di indagini condotte per l’evento di giovedì 30 gennaio "Goletta dei Fiumi", promosso da Legambiente Campania Onlus per il progetto “CuriAmo, ViviAmo, PartecipiAmo il Sarno” sostenuto dalla Fondazione con il Sud. In merito alle attività di monitoraggio che si sono svolte dal 22 giugno al 19 settembre è intervenuta durante l’evento Mariateresa Imparato, presidentessa di Legambiente Campania: «I risultati del nostro monitoraggio dimostrano ancora una volta che in Campania c’è ancora tanto da fare e evidenziano la necessità di investire. Come? Sanando i ritardi sulla depurazione e migliorando le reti fognarie. Inoltre occorre ragionare sull'agricoltura scegliendo meno idroesigenti, senza tralasciare il controllo sull’utilizzo dei fitofarmaci e pesticidi». L’obiettivo sul quale, l’iniziativa in particolare e l’intero progetto in generale, intende lavorare è quello di far emergere una riflessione partecipata e condivisa dalla cittadinanza per comprendere lo stato di salute dei territori del Sarno, partendo dall’attività di analisi e monitoraggio delle acque.

Digital Work Shop, come trasformare la propria azienda in digitale

Digital Work Shop, ecco come trasformare la propria azienda in digitale e trovare 100 clienti.

In una sala gremita in ogni ordine di posto e incuriosita per le tematiche e le finalità del testo in questione, si è tenuta la presentazione del libro “Digital Work Shop” scritto dagli autori napoletani Vittorio Del Re, Francesco Mele e Giuseppe Nappi. L’evento, che si è tenuto il 5 dicembre presso la libreria ‘Raffaello’ di via Kerbaker a Napoli, ha visto i tre ideatori del manuale spiegare ai presenti la finalità del loro scritto. Quest’ultimo prevede, attraverso esempi, strategie e procedure, la trasformazione della propria azienda o della propria professione da tradizionale a digitale. In seguito ai saluti e convenevoli iniziali, i tre autori – sciorinando gli argomenti e gli elementi principali presenti nei vari capitoli -  hanno illustrato in maniera concisa il ‘DWS Model’, frutto di un percorso di 30 giorni in cui si affianca l’imprenditore/professionista per attuare la trasformazione digitale e creare le fondamenta del proprio sistema al fine di acquisire i primi 100 clienti. Attraverso questo vero e proprio manuale è possibile uscire dalla comfort-zone – che prevede paura del cambiamento, rimpianti, insoddisfazione e mediocrità - per spingersi nell’aria di panico/cambiamento dove sono presenti opportunità, nuove sfide, stimoli etc. Per arrivare a tale cambiamento è indispensabile una vera e propria rivoluzione, per certi versi simile alla “Fosbury Flop” che viene trattata nel secondo capitolo: si tratta della tecnica, ormai universalmente impiegata, con la quale l'atleta americano Dick Fosbury vinse l’oro olimpico a Messico ’68 nel salto con l’asta rovesciando il corpo all'indietro e cadendo sulla schiena, anziché frontalmente come facevano tutti i saltatori a quel tempo. La rivoluzione digitale, però, è possibile soltanto assumendo il ruolo di innovatori nella nicchia in cui posizionarsi, diventando così autorevoli nel proprio mercato di riferimento e raggiungendo un buon livello di notorietà pressi i propri clienti. Per attuare tutto ciò è fondamentale l’utilizzo del modello Canvas, ovvero il modello strategico utilizzato per fissare i punti fondamentali della propria start-up e le strategie successive per mettere a punto il modello del valore. In sostanza, l’obiettivo finale del ‘modello DWS’ è creare un network operativo di eccellenza. Una community che diventa una sommatoria di attività digitalizzate, tutte accomunate da un percorso ed un processo di trasformazione che prevede i seguenti punti per trovare più facilmente i clienti: la formulazione di un progetto di marketing imprenditoriale, la realizzazione di video per amplificare ciò che il professionista in questione vuole portare fuori e, infine, l’organizzazione di workshop con contenuti di valore. Il disegno presentato nel “Digital Work Shop” viene fuori dopo anni di sperimentazione nell’ambito della consulenza aziendale e nel libro ci sono anche diversi esperimenti davvero interessanti. Uno di questi, ovvero quello dell’ossitocina che porta nuova energia attraverso semplici baci e abbracci tra persone, è stato messo in scena durante la presentazione in un misto di curiosità e coinvolgimento, nonostante ciò sia avvenuto tra persone per la maggior parte sconosciute tra loro. L’evento, terminato coi doverosi ringraziamenti e saluti finali, è stato un vero e proprio momento di crescita per chi ha ricevuto delle nozioni che possono essere approfondite nel libro in modo tale da dare una svolta e far spiccare il volo alla propria azienda o professione.

Campionamento del fiume Sarno, primi prelievi presso la Foce

Iniziano presso la Foce, la più importante delle sorgenti del Sarno che si trova a nord-ovest dell’omonima città, tre giorni di campionamenti del fiume. Presso il Parco 5 Sensi, ai piedi del Vallone Monaco che staziona sul Piano di Trebucchi, sono avvenuti i primi due prelievi delle acque del rivolo in questione da parte di Legambiente e del CNR a margine del Progetto ‘CuriAMO, ViviAMO, PartecipiAMO il Sarno’, con il sostengo di Fondazione con il Sud. Per individuare, identificare e verificare il quantitativo di sostanze microplastiche che stanno inquinando i nostri mari, è stata utilizzata la ‘rete Manta’, il cui nome richiama la somiglianza al grosso pesce simile alla razza. Si tratta di un particolare telaio, dotato di misuratore di portata di acqua filtrata (flussimetro, ndr) per rapportare la quantità di microplastiche trovate, che regge una rete di nylon. Nelle maglie di quest’ultima rimangono intrappolati dei minuscoli frammenti: da quelli visibili a occhio nudo a quelli che si misurano in micron, ossia in centesimi di millimetri. La rete, in sostanza, filtra l’acqua in cui è stata immersa e i frammenti del campione vengono successivamente condotti in un collettore posto all’estremità. Il materiale plastico raccolto da questa speciale attrezzatura sarà analizzato in seguito attraverso tecniche di caratterizzazione chimico-fisica e morfologica. Alla presenza della Dott.ssa Stefania Di Vito dell’ufficio scientifico di Legambiente, della Dott.ssa Mariacristina Cocca - ricercatrice dell’Istituto per i polimeri, compositi e biomateriali del CNR -, di AdIM e di alcuni volontari del Servizio Civile di Legambiente è avventura l’immersione di due differenti reti in momenti diversi, entrambi dalla durata standard di dieci minuti. Nel primo campionamento è stata utilizzata una rete da 300 micron mentre nel secondo una rete dalle maglie più strette, vale a dire da 500 micron. Nonostante nelle due immersioni della ‘Manta’ sono state trovate forme di vita, nella prova precedente al primo “pescaggio” purtroppo sono state già rinvenute tracce di materiale plastico in un’area che - trovandosi alla sorgente e lontana da scarichi industriali e fognari - dovrebbe essere incontaminata. Quelli che sono stati compiuti nella mattinata di mercoledì 4 dicembre sono soltanto alcuni dei diversi campionamenti che verranno effettuati lungo il corso del fiume, arrivando così fino alla sua foce nel Mar Tirreno di fronte allo scoglio di Rovigliano al confine tra Castellammare di Stabia e Torre Annunziata. Un report che servirà per prendere atto della situazione del Sarno e mettere in moto tutte le iniziative mirate alla tutela e alla salvaguardia del corso d’acqua nonchè alla salute dei cittadini.

Coesione sociale quale strumento di welfare e di competizione

<< Le imprese non possono solo guardare ai valori espressi dal bilancio, ma devono distribuire cultura, ricchezza, futuro>>. In una società che si evolve a ritmi frenetici in termini di innovazione e di sviluppo sociale, le imprese non possono non focalizzare la propria attenzione sul ruolo di responsabilità sociale che essere ricoprono, responsabilità sociale intesa non soltanto nei rapporti con gli stakeholders diretti (management, dipendenti, fornitori, clienti, ecc.), ma intesa anche nei rapporti con gli stakeholders indiretti, ovvero l’ecosistema sociale all’interno del quale le stesse operano. Tale visione, al netto di isolati casi di eccellenza, appare ancora rivoluzionaria nel nostro paese, dove la cultura alla cooperazione, tra aziende e tra aziende ed ambiente sociale, stenta a decollare e a proporre un valido modello di Corporate Social Responsability in grado di creare e poi ridistribuire ricchezza e soprattutto valore sociale. L’evoluzione dei modelli di business e della percezione degli utenti ai prodotti e ai servizi proposti dalle imprese, pone risalto a quella che viene comunemente definita “brand identity”, ovvero l’immagine che l’azienda comunica al mondo esterno. Tale aspetto, oggi più di ieri, determina una connessione fisiologica tra l’azienda e il ruolo sociale che la stessa riesce a svolgere all’interno della comunità, ristretta o ampia che sia. Dalla settimana di quattro giorni lavorativi sperimentata in Giappone, con incremento del 40% della produzione, fino alle iniziative intraprese per migliorare il benessere dei collaboratori e delle loro famiglie adottate nel nostro paese, queste possono e devono essere riviste in tema di “produzione di valore sociale” incentivando tutte le componenti aziendali ad apportare il loro contributo nella società, come ad esempio delle ore retribuite svolte dai dipendenti in azioni di volontariato locale. Si andrebbe a definire così, un nuovo concetto di immagine aziendale non legata più ai prodotti, ma alle persone, passando quindi da “azienda di valori numerici” ad “azienda di valori umani” dove il prodotto è percepito dal potenziale consumatore non soltanto in base al suo prezzo, ma anche in base al suo valore sociale. Tutte azioni da considerare però, non come mera campagna pubblicitaria, ma quale innesco di processi più complessi in grado di generare dei risultati reali e tangibili andando, inoltre, a ridefinire lo scopo per il quale l’azienda pone in essere le azioni per una coesione più responsabile tra essa e l’ambiente esterno. Per quanto concerne la situazione in cui oggi versa il tessuto economico della Provincia di Salerno, c’è anzitutto da dire che è ancora molto marcata la cultura secondo la quale ogni operatore economico è impegnato alla cura del proprio orticello e che questa, secondo la stragrande maggioranza, sia l’unica strada per essere competitivi sul mercato, mercato che è visto soltanto in termini numerici e locali, e non secondo valori e grandezze più ampie che magari consentirebbero di sfruttare meglio le potenzialità delle stesse imprese. Manca una visione oggettiva e complessiva che vada a sfruttare in maniera ottimale le risorse del territorio, risorse umane e culturali in grado di generare un valore aggiunto quale componente essenziale di un vantaggio competitivo che oggi è sempre più difficile realizzare e che può essere ottenuto ponendo attenzione alle necessità della società inseguendo oltre al profitto, anche il valore sociale. La guerra dei prezzi al ribasso con il vicino di bottega è oramai da tempo una pratica obsoleta, le imprese facciano di più coesione sociale.

Dott. Lamberti Giuseppe

Corso di Perfezionamento Universitario in Blockchain for professional and business services


A gennaio 2020 partirà il il 1^ corso di Perfezionamento Universitario in Italia per i Professionisti della Blockchain!
Progettato da Lirax Academy e MEDITERRANEO LAB 4.0  il corso executive della durata di 46 ore si terrà presso l’Università Parthenope di Napoli, con la partecipazione della F.I.D.DO.C. e altri ordini professionali che patrocineranno l’iniziativa.

L’obiettivo è rafforzare le competenze Blockchain dei laureati e dei Professionisti nelle aree: Legale, Finanza, Commercio, Logistica, Privacy e Cyber security!
 Come dichiara il Responsabile Italia di LIRAX ACADEMY, Dott. Giampiero Zito, che siede anche nel Comitato Tecnico Scientifico:
 “La mission di LIRAX ACADEMY è creare collaborazioni con università, scuole, centri di ricerca, ed enti formativi che si impegnano a rafforzare le competenze digitali degli attori sulle nuove tecnologie.
 Esse sono, però, già entrate a far parte nel mondo del lavoro (ogni giorno 100 mila richieste di competenze blockchain nel mondo) e delle politiche pubbliche, decretando l’inizio della cosiddetta SMART ECONOMY!”
Come visibile dal flyer in allegato, attraverso il qr code, potrete visualizzare il link al bando di partecipazione e scaricare la domanda di partecipazione.
 Essere i primi fa sempre la differenza... un valore in più per il lavoro del futuro (prossimo)! 
Per info scrivi a:  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Allegati:
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Convegno FRODI ASSICURATIVE, Un Danno per la Collettività

                                         Comunicato stampa


Martedì 19 novembre 2019
ore 11.00 Aula Magna Ex Università Parthenope – Piazza Giordano Bruno, Nola
 Premi, frodi e contenzioso r.c. auto: novità positive in vista per la collettività?
Saluti istituzionali e apertura dei lavori 
Presidente del Tribunale di Nola Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Nola.

Relatori:
Le controversie nel settore assicurativo: i dati del contenzioso r.c. auto nel 2018
 Dott. Carmine D’Antonio – IVASS (da confermare)
La liquidazione dei sinistri a carico del FGVS in Campania
Dott. Alfredo Vespaziani – CONSAP
Il ruolo dei periti nel mondo assicurativo 
Dott.ssa Fabiola Cipolloni – CONSAP 
Tavola rotonda: quali prospettive per una maggiore Giustizia
Moderatrice: Avvocato Francesca Tramontano.
L’iter procedurale della liquidazione dei sinistri 
Avvocato Riccardo Vizzino -Foro di Lagonegro
Il contenzioso civile assicurativo
 Avvocato Rosa Scandale -Giudice di pace
Avvocato Sonia Napolitano.
I rilievi penali nelle frodi assicurative
 Avvocato Giuseppe Scarpa.
La certificazione medica in ambito assicurativo: fasi e tempi
Dott. Antonio Palmese – Medico centrale compagnie assicurativeLa liquidazione dei sinistri nell’era della digitalizzazione
Responsabile impresa assicurativa/ANIA
L’antifrode e i presidi organizzativi per la sicurezza dei liquidatori assicurativi
Dott. Giovanni Di Lascia -Sindacato SNFIALA

LA PARTECIPAZIONE ALL’EVENTO DARA’ DIRITTO A 3 CREDITI FORMATIVI

Presentazione BLUE MARLIN II “Le principesse” Da Bene Confiscato a Strumento di Riscatto Sociale e Culturalele

PRESENTAZIONE BLUE MARLIN II “Le principesse” DA BENE CONFISCATO A STRUMENTO DI RICATTO SOCIALE E CULTURALE.

Una mattinata intensa all’insegna della scoperta di uno sport, la vela, che diventa un potente strumento di educazione, responsabilità, crescita e riflessione attraverso la presentazione della BLUE MARLIN II “Le Principesse”, bene confiscato alla criminalità organizzata che diventa un’opportunità di formazione per i ragazzi delle comunità “Jonathan” e “Oliver”, che attraverso il lavoro dell’Associazione Jonathan Onlus da più di dieci anni, addestrano ai mestieri del mare minori e giovani adulti provenienti da percorsi dell’area penale.L’evento di presentazione si è tenutovenerdi mattina15/11/19 nel tempio del mare, presso gli spazi della Lega Navale della sezione di Napoli, grazie alla disponibilità del Presidente Alfredo Vaglieco, e sono intervenuti diversi esponenti della società civile e diversi rappresentanti delle istituzioni. A seguito della toccante proiezione del reportage fotografico di Antonella Panella, dal titolo “La Giusta Rotta”, sono seguiti la presentazione del progetto di formazione e turismo sostenibile del Presidente dell’Associazione Jonathan Onlus, Vincenzo Morgera, che ha narrato delle attività ad altissimo impatto sociale che da più di trent’anni l’associazione svolge sul territorio. Ha emozionato la platea, accompagnato dai “Suoi ragazzi”, l’equipaggio della BLUE MARLIN II “Le principesse”, raccontando di come lo sport della vela sia stato un importante strumento per educare al rispetto delle regole, dei ruoli, alla capacità di fare squadra, di ricoperta di sé stessi e delle proprie abilità attraverso un’esperienza sana e “pulita”. Hanno preso parte all’evento, l’Eurodeputato Franco Roberti, che ha voluto sottolineare l’importanza dello sport come elemento di ricatto, emancipazione ed educazione alla legalità soffermandosi sul concetto di prevenzione della criminalità, anche e soprattutto attraverso le iniziative virtuose delle associazioni del territorio che, come l’Associazione Jonathan Onlus, operano da anni per far riscoprire ai “Loro Ragazzi” un’altra rotta da percorrere.Sono intervenuti inoltre, dal Tribunale per i Minorenni Salerno, il Presidente Piero Avallone, ed il Proc. Capo Patrizia Imperato, il Direttore del Centro di Giustizia Minorile di Napoli, Maria Gemmabella, la quale ha voluto invitare all’apertura di un tavolo tecnico di discussione e co-progettazione tra enti e istituzioni per incidere in maniera efficace sulla programmazione. Hanno preso parola anche il Presidente dell’Autorità Portuale, Pietro Spirito, il delegato della CGIL Campania Aldo Pizzo, L’Assessora con Delega al Mare del Comune di Napoli, Daniela Villani e il Presidente dell’Associazione” Il Delfino”, Giovanni Di Guida. Oggi i “Ragazzi” della BLUE MARLIN II “Le Principesse” hanno inaugurato una nuova rotta, verso la legalità, lo sport, il riscatto e un turismo responsabile.
In Bocca al Lupo “Ragazzi” e avanti Tutta!

Evento di Presentazione BLUE MARLIN II “Le principesse” dell'Associazione Jonathan Onlus

L’Associazione Jonathan presenta BLUE MARLIN II “Le principesse”, barca confiscata alla criminalità organizzata, venerdì 15 novembre alle 11,00 presso la Lega Navale di Napoli in via Molosiglio.

L’Associazione Jonathan di Promozione Sociale, che da circa 30 anni lavora per il recupero e l’inclusione sociale dei minori e giovani adulti in conflitto con la giustizia collocati, in misura cautelare o in messa alla prova, presso le Comunità “Jonathan” e “Oliver” di Scisciano (Na), venerdì 15 novembre alle ore 11.00, presso la Lega Navale di Napoli in via Molosiglio, presenterà l’imbarcazione BLUE MARLIN II “Le principesse”.

BLUE MARLIN II è una barca a vela, modello Feeling 446 di 14 metri, sequestrata a luglio dalla Guardia di Finanza di Gallipoli ad un gruppo di trafficanti di uomini, che trasportavano 57 migranti  tra siriani, curdi e afghani ed assegnata dall’Autorità Giudiziaria di Taranto all’Associazione Jonathan.

L’Associazione Jonathan, da 11 anni, attraverso il Progetto Jonathan - Vela, ha verificato che esiste un orizzonte andando verso il quale si incontrano opportunità educative e formative concrete per i ragazzi collocati in comunità. Nel corso di questi anni, oltre 70 ragazzi sono stati coinvolti nel Progetto, hanno sperimentato una forma di educazione e disciplinamento che mai avevano conosciuto prima, hanno partecipato a regate prestigiose come la Regata dei Tre Golfi, la Regata delle Torri Saracene, la Velalonga, la Regata Vele d’Epoca.

Sul Progetto-Vela sono state realizzati due documentari: “Il viaggio” di Patrizia Nemesio e “Medè” di Matteo Barzini e due pubblicazioni edite da Guida Editori e Gesco Edizioni.

Poter disporre di Blue Marlin II “Le principesse” consentirà all’Associazione di compiere un vero e proprio salto di qualità. Una bellissima barca a vela che ci consente di ampliare la possibilità di recupero che offriamo ai nostri ragazzi favorendo anche la creazione di opportunità di inclusione sociale e lavorativa. All’attività sportiva, ai percorsi di educazione alle regole, potremo infatti aggiungere un’attività di educazione e formazione lavorativa attraverso il turismo responsabile sfruttando le straordinarie bellezze del golfo di Napoli.

Interverranno alla presentazione:

-              Piero Avallone, Presidente Tribunale per i Minorenni Salerno

-              Patrizia Imperato, Proc. Capo c/o Tribunale per i Minorenni di Salerno

-              Maria Gemmabella, Direttore Centri per la Giustizia Minorile (Na)

-              Franco Roberti, deputato al Parlamento Europeo

-              Alfredo Vaglieco, Presidente Lega Navale Napoli

-              Vincenzo Morgera, Associazione Jonathan

-              Nicola Ricci, Segretario Generale CGIL Campania

-              Pietro Spirito, Presidente Autorità Portuale

-              Daniela Villani, Assessora con Delega al Mare Comune di Napoli

                                                                        

 

Evento "FATTO A NAPOLI"- Premio alle Eccellenze Campane

Tanti i partecipanti, circa 1000 persone sono state presenti all’evento “Fatto a Napoli”, organizzato dalla CCIAA di Napoli per il tramite della sua “Azienda Speciale Unica S.I. Impresa”, al teatro Palapartenope. Numerose le imprese premiate, dal settore agro-alimentare al settore dell'alta tecnologia.
Dopo una rapidissima degustazione di prodotti tipici locali curata dai consorzi di tutela, è stato promosso il comparto vitivinicolo del territorio attraverso uno spazio espositivo allestito con servizio sommelier dedicato ad assaggi guidate dei vini della provincia di Napoli, in seguito ha avuto inizio la cerimonia di premiazione condotta da Veronica Maya.
Le assegnazioni dei riconoscenti sono state intervallate da esibizioni di artisti partenopei, come: Nando Varriale, Paolo Caiazzo ed Andrea Sannino, ed infine Sal Da Vinci ha ricevuto un premio alla carriera.
Tra le autorità, oltre al Presidente della Camera di Commercio Ciro Fiola, vi era il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che, salito sul palco, non ha mancato di esprimere solidarietà agli imprenditori presenti per le difficoltà che quotidianamente incontrano nella “palude burocratica” degli adempimenti, così citando: “questo paese affonda in un groviglio burocratico, amministrativo e giudiziario che sta distruggendo l’Italia”.
Inoltre la platea è stata informata di un vanto tutto Campano, ovvero l’apertura dell’Università della gastronomia ad Agerola, con sede in un’immobile degli anni 30 di recente ristrutturato. Le finalità di questo nuovissimo percorso di studi sono: “formare i giovani nel campo della gastronomia, nelle organizzazioni turistiche e valorizzare i beni agricoli del nostro territorio”.
 Il pubblico è stato intrattenuto tra artisti, buon cibo e divertimento, combinazione che li ha resi entusiasti e compiaciuti dell’iniziativa.

Evento di Posa della Prima Pietra: Progetto “CuriAmo, ViviAmo e PartecipiAmo il Sarno”

Nel bucolico scenario alla foce del fiume Sarno, all’interno degli spazi dell’Azienda Agricola Montoro in località Lavorate, frazione di Sarno, mercoledì 30 ottobre, a partire dalle ore 10:30, si è tenuto l’evento di “Posa della Prima Pietra” per la realizzazione di un sentiero per poter vivere il fiume come un percorso da riscoprire. Un’iniziativa che si inscrive nell’ambito del progetto co-finanziato da Fondazione con il SUD, “CuriAmo, ViviAmo e PartecipiAmo il Sarno” che ha visto protagonisti in prima linea oggi, la cittadinanza attiva, l’organo di Gestione l’Ente Parco del bacino idrografico del fiume Sarno, le Guardie Ambientali dell’associazione KRONOS con il Presidente De Bartolomeis Alfonso, oltre che Legambiente Campania Onlus, Soggetto Capofila del progetto.
Gli onori di casa sono stati tenuti dal Presidente dell’Ente Parco del bacino idrografico del fiume Sarno, il Dott. Crescenzo Antonio e sono intervenuti anche i Rappresentanti delle Istituzioni Pubbliche: il Sindaco del Comune di Sarno, il Dott. Canfora Giuseppe, i Delegati del Comune di Nocera Inferiore, Pompei, Poggiomarino, Torre Annunziata, San Valentino Torio, il Responsabile Regionale per il settore forestale, il Dott. Santalucia Pasquale, il Commissario del Consorzio Di Bonifica Integrale Comprensorio Sarno, il Dott.D’angelo Mario Rosario.
Un intervento inaugurale per la futura costruzione di un percorso itinerante che si svilupperà per circa 700 mt., in prossimità del primo tratto di asta fluviale del fiume, utile per consentire l’osservazione della flora e della fauna locale, riuscendo ad innescare in maniera contagiosa una serie di pratiche virtuose per migliorare, passo dopo passo, la qualità delle acque e riappropriarsi nuovamente di un grande patrimonio idrografico da Curare, Vivere e Partecipare.

Corso Base di Agro-Omeopatia, con il Dott. Radko Tichavsky

Nello scenario della Vigna di San Martino, nelle giornate del 08/09/10 Novembre 2019, L'Azienda Agricola di 7 ettari nelNello scenario della Vigna di San Martino, nelle giornate del 08/09/10 Novembre 2019, L'Azienda Agricola di 7 ettari nelcentro storico della città, raro esempio di agricoltura urbana, un Corso diFormazione che si rivolge ad omeopati, agronomi, esperti di agricolturarigenerativa, sinergica e permacultura, a piccoli produttori e amanti dell’Orto.Il corso sarà tenuto dal prof. Radko Tichavsky, (attualmente uno dei piùprestigiosi docenti di omeopatia applicata ai vegetali, cofondatore dell’IstitutoComenius in Messico e autore di due libri sulla materia, più uno in stampa.La sua ricerca si spinge verso lo studio della relazione metabolica interspecie;Tichavsky si stacca dalla metodologia omeopatica con approccioantropocentrico, adottata fino a pochi anni fa in questo ambito, per proporre ilmetodo di similitudine metabolica, in grado di individuare con estremaprecisione il simillimum omeopatico, o rimedio costituzionale, per ogni specievegetale di interesse agrario, nonché per ogni agro-ecosistema.
R. Tichavsky insegnerà ad analizzare l'agro-ecosistema secondo una visioneR. Tichavsky insegnerà ad analizzare l'agro-ecosistema secondo una visioneintegrata o vivente, proporrà, per la prima volta, un metodo per individuare ilfarmaco omeopatico(simillimum) utile a risolvere le fitopatie, delle colturepresenti nelle aziende dei partecipanti al corso.Recenti studi universitari, complici le sperimentazioni effettuate in Italia eall'estero (principlamente in Messico dove è nato un corso di ingegneriaagricola organica) riconoscono nell'agromeopatia una disciplina in grado di farottenere produzioni ad alta resa, maggiormente resistenti alle malattie e conmigliori qualità nutrizionali. L'impatto che questa disciplina produce sulsistema agro-ambientale non riguarda solo le produzioni, ma anche il sistemasuolo che, attraverso l'applicazione della teoria omeopatica, risulta attivo,vitale, in grado di fornire il giusto equilibrio idrico/nutrizionale alle piante ,ricco in sostanza organica e cono caratteristiche fisiche e chimiche ottimali.Il percorso formativo intende fornire, ai partecipanti, strumenti teorici eapplicativi in riferimento all'analisi dell'agro-ecosistema, nel suo complesso econ particolare riferimento all'incremento della fertilità del suolo, all'utilizzo dibiomassa per favorire il drenaggio, nel controllo naturale delle infestanti(utilizzate anche come bioindicatrici della salute del suolo).

Per maggiori informazioni, contattare:

Dott. Vincenzo Diana- cell. 3385621757

CONVEGNO "MEDICINA TERRITORIALE E SPECIALISTICA-SPESA FARMACEUTICA"

Martedì 22 ottobre, a partire dalle ore 18:00, presso la Sala Nugnes (via Verdi n.35) del Comune di Napoli si è tenuto il convegno dal titolo “Medicina territoriale e specialistica. La spesa farmaceutica”. Notevole l’organizzazione sinergica dei partner sponsor dell’evento – l’Agenzia AdAstra per la Coesione Sociale con il Presidente Dott. Alberto Farina, la Fondazione AdAstra con l’Avv. Luciano Lepre, e la Società AdiM – Agenzia d’Informazione Mediterranea con il Dott. Luciano Mattina – e impeccabile l’ospitalità dell’Amministrazione comunale, espressa mediante la partecipata presenza del Consigliere comunale Dott. Andrea Santoro. Tra Presìdi Ospedalieri, Università e Federazioni di categoria, il composito parterre di ospiti ha potuto vantare professionisti dal grande spessore e dalla notevole esperienza nel settore sanitario. Sono infatti intervenuti: il Presidio Ospedaliero dei Pellegrini (o Vecchio Pellegrini), con la presenza del Direttore Sanitario Dott.ssa Maria Corvino; l’Università degli Studi di Salerno – Dipartimento di Medicina Chirurgia e Odontoiatria – Reparto Chirurgia d’Urgenza, nella persona della Prof.ssa Carmela Rescigno; l’ASL NA1 – SERT, rappresentata dal Dr. Vincenzo Barretta, che ha anche svolto l’impegnativa funzione di co-moderatore sollecitando la discussione con spunti interessanti e domande di approfondimento; FEDERFARMA Napoli, nella figura del Presidente Dr. Michele Di Iorio; la Commissione ENPAM c/o OMCeO, con il Presidente Dr. Gino Almerico Farese; l’Ospedale del Mare, che ha visto partecipare il Direttore Dr. Michele Ferrara; il Presidio Ospedaliero SS. Annunziata, e il suo Direttore Sanitario Dr. Angelo Mengano; l’Azienda Ospedaliera Cardarelli, con l’intervento del Direttore Sanitario Dr. Giuseppe Russo; l’Ordine dei Farmacisti, nella persona del Presidente Prof. Vincenzo Santagada; l’Ospedale AORN Santobono Pausilipon – Reparto Otorinolarigoiatria, rappresentato dal Direttore Dr. Rosario Santagata; l’Ordine dei Medici di Napoli, con il Presidente Dr. Silvestro Scotti; l’ASL NA1, con la presenza del Direttore Generale Ing. Ciro Verdoliva. A fare gli onori di casa, accompagnando la discussione con una moderazione puntuale nei tempi e misurata negli inserimenti, è stata la Dott.ssa Elda Pinto Desiderio, Direttore del Settore Benessere farmaceutico PROMEDIAL, che ha avviato la discussione con l’importante denuncia che emerge dalla lettura degli ultimi dati ISTAT, secondo i quali le percentuali degli utenti campani che rinunciano alle cure, scoraggiati soprattutto dai costi elevati di talune prestazioni e dai tempi delle liste d’attesa, si attestano a percentuali molto preoccupanti. Le tematiche trasversali hanno contribuito a concretizzare un appuntamento dalle finalità non solo divulgative e di confronto, ma soprattutto di connessione tra la Medicina primaria e quella Specialistica territoriale, con la richiesta corale di una strategia di maggior comunicazione e cooperazione tra le diverse forse di erogazione dei Servizi Sanitari. In presenza di una sala gremita e attenta, gli ospiti hanno rappresentato le molteplici istanze di un ambito articolato e delicatissimo (da più parti si è sottolineato il clima di violenza verbale, e non di rado fisica, cui sono sottoposti gli operatori sanitari), e altrettanto numerose sono state le risposte fornite e le proposte analizzate. Prima fra tutte, il costante dialogo tra Medici di Medicina Generale e Specialisti e una connessione maggiore tra Servizio pubblico e privato, in un’ottica di dialogo e rete quanto più possibile scevra da polemiche e idiosincrasie, e finalizzata esclusivamente al dialogo con il paziente. Il confronto resta quindi l’esigenza più impellente, e a dispetto di quanto si possa pensare a chiederlo non sono soltanto i malati bensì proprio gli operatori che orbitano in ambito sanitario, consci che la convergenza di valutazioni può contribuire a ottenere una diagnosi tempestiva, cure più appropriate, e una soddisfacente risposta di salute, soprattutto in quei numerosissimi casi che richiedono la costante compartecipazione del “medico di base” con lo specialista territoriale. Argomento tra i più dibattuti, quello della spesa sanitaria, gravata da fenomeni di sovraprescrizione sovente motivati da una tendenza alla Medicina difensiva trincerata quasi per necessità dietro il dovere di un affidamento al farmaco a tutti i costi. Del resto il nostro Sistema Sanitario deve fare i conti con il cavalcante invecchiamento della popolazione (che vede l’Italia essere la terza nazione più anziana d’Europa) e con l’aumento delle patologie croniche, che richiedono dunque un maggior impegno in termini di prestazioni e spesa sanitaria. E a proposito di longevità, il nostro Sistema Sanitario supera i suoi primi quarant’anni, e nel rammentare tutta la strada fatta per conquistare i risultati raggiunti è stato da più parti sottolineato quanto le numerose precipue peculiarità lo rendano uno dei migliori d’Europa, se non del mondo. Tra pregi e difetti, tra migliorie e cambiamenti epocali adeguati alle nuove dinamiche del lavoro (e dello studio) che cambia, si riscontra che una delle più grandi attuali distorsioni è quella legata a una comunicazione generale (complici gli ingovernabili social) che filtra poco e male meriti ed eccellenze, mescolando tutto assieme nel gran calderone del lamento necessario. Per evitare che questo Giano bifronte danneggi le già fragili dinamiche di dialogo medico-paziente, e per cooperare tutti nel migliore dei modi, dal pubblico si sottolinea l’importanza di considerare le Associazioni di Pazienti quali interlocutori qualificati e amplificatori adeguati a moderare il dialogo tra operatori sanitari e platea di utenti, troppo spesso slegati e rannicchiati in atteggiamento di reciproca chiusura. Positivi gli esiti del dibattito, che si è concluso con un’alleanza tra Medici, Farmacisti, Istituzioni del Territorio e Pazienti Esperti, al fine di alimentare una costante dinamica di confronto e resilienza affinché il Diritto alla Cura sancito dalla nostra Costituzione all’Articolo 32, e dal buon Ippocrate un po’ prima, sia sempre salvaguardato e doverosamente onorato. Martedì 22 ottobre, a partire dalle ore 18:00, presso la Sala Nugnes (via Verdi n.35) del Comune di Napoli si è tenuto il convegno dal titolo “Medicina territoriale e specialistica. La spesa farmaceutica”. Notevole l’organizzazione sinergica dei partner sponsor dell’evento – l’Agenzia AdAstra per la Coesione Sociale con il Presidente Dott. Alberto Farina, la Fondazione AdAstra con l’Avv. Luciano Lepre, e la Società AdiM – Agenzia d’Informazione Mediterranea con il Dott. Luciano Mattina – e impeccabile l’ospitalità dell’Amministrazione comunale, espressa mediante la partecipata presenza del Consigliere comunale Dott. Andrea Santoro. Tra Presìdi Ospedalieri, Università e Federazioni di categoria, il composito parterre di ospiti ha potuto vantare professionisti dal grande spessore e dalla notevole esperienza nel settore sanitario. Sono infatti intervenuti: il Presidio Ospedaliero dei Pellegrini (o Vecchio Pellegrini), con la presenza del Direttore Sanitario Dott.ssa Maria Corvino; l’Università degli Studi di Salerno – Dipartimento di Medicina Chirurgia e Odontoiatria – Reparto Chirurgia d’Urgenza, nella persona della Prof.ssa Carmela Rescigno; l’ASL NA1 – SERT, rappresentata dal Dr. Vincenzo Barretta, che ha anche svolto l’impegnativa funzione di co-moderatore sollecitando la discussione con spunti interessanti e domande di approfondimento; FEDERFARMA Napoli, nella figura del Presidente Dr. Michele Di Iorio; la Commissione ENPAM c/o OMCeO, con il Presidente Dr. Gino Almerico Farese; l’Ospedale del Mare, che ha visto partecipare il Direttore Dr. Michele Ferrara; il Presidio Ospedaliero SS. Annunziata, e il suo Direttore Sanitario Dr. Angelo Mengano; l’Azienda Ospedaliera Cardarelli, con l’intervento del Direttore Sanitario Dr. Giuseppe Russo; l’Ordine dei Farmacisti, nella persona del Presidente Prof. Vincenzo Santagada; l’Ospedale AORN Santobono Pausilipon – Reparto Otorinolarigoiatria, rappresentato dal Direttore Dr. Rosario Santagata; l’Ordine dei Medici di Napoli, con il Presidente Dr. Silvestro Scotti; l’ASL NA1, con la presenza del Direttore Generale Ing. Ciro Verdoliva. A fare gli onori di casa, accompagnando la discussione con una moderazione puntuale nei tempi e misurata negli inserimenti, è stata la Dott.ssa Elda Pinto Desiderio, Direttore del Settore Benessere farmaceutico PROMEDIAL, che ha avviato la discussione con l’importante denuncia che emerge dalla lettura degli ultimi dati ISTAT, secondo i quali le percentuali degli utenti campani che rinunciano alle cure, scoraggiati soprattutto dai costi elevati di talune prestazioni e dai tempi delle liste d’attesa, si attestano a percentuali molto preoccupanti. Le tematiche trasversali hanno contribuito a concretizzare un appuntamento dalle finalità non solo divulgative e di confronto, ma soprattutto di connessione tra la Medicina primaria e quella Specialistica territoriale, con la richiesta corale di una strategia di maggior comunicazione e cooperazione tra le diverse forse di erogazione dei Servizi Sanitari. In presenza di una sala gremita e attenta, gli ospiti hanno rappresentato le molteplici istanze di un ambito articolato e delicatissimo (da più parti si è sottolineato il clima di violenza verbale, e non di rado fisica, cui sono sottoposti gli operatori sanitari), e altrettanto numerose sono state le risposte fornite e le proposte analizzate. Prima fra tutte, il costante dialogo tra Medici di Medicina Generale e Specialisti e una connessione maggiore tra Servizio pubblico e privato, in un’ottica di dialogo e rete quanto più possibile scevra da polemiche e idiosincrasie, e finalizzata esclusivamente al dialogo con il paziente. Il confronto resta quindi l’esigenza più impellente, e a dispetto di quanto si possa pensare a chiederlo non sono soltanto i malati bensì proprio gli operatori che orbitano in ambito sanitario, consci che la convergenza di valutazioni può contribuire a ottenere una diagnosi tempestiva, cure più appropriate, e una soddisfacente risposta di salute, soprattutto in quei numerosissimi casi che richiedono la costante compartecipazione del “medico di base” con lo specialista territoriale. Argomento tra i più dibattuti, quello della spesa sanitaria, gravata da fenomeni di sovraprescrizione sovente motivati da una tendenza alla Medicina difensiva trincerata quasi per necessità dietro il dovere di un affidamento al farmaco a tutti i costi. Del resto il nostro Sistema Sanitario deve fare i conti con il cavalcante invecchiamento della popolazione (che vede l’Italia essere la terza nazione più anziana d’Europa) e con l’aumento delle patologie croniche, che richiedono dunque un maggior impegno in termini di prestazioni e spesa sanitaria. E a proposito di longevità, il nostro Sistema Sanitario supera i suoi primi quarant’anni, e nel rammentare tutta la strada fatta per conquistare i risultati raggiunti è stato da più parti sottolineato quanto le numerose precipue peculiarità lo rendano uno dei migliori d’Europa, se non del mondo. Tra pregi e difetti, tra migliorie e cambiamenti epocali adeguati alle nuove dinamiche del lavoro (e dello studio) che cambia, si riscontra che una delle più grandi attuali distorsioni è quella legata a una comunicazione generale (complici gli ingovernabili social) che filtra poco e male meriti ed eccellenze, mescolando tutto assieme nel gran calderone del lamento necessario. Per evitare che questo Giano bifronte danneggi le già fragili dinamiche di dialogo medico-paziente, e per cooperare tutti nel migliore dei modi, dal pubblico si sottolinea l’importanza di considerare le Associazioni di Pazienti quali interlocutori qualificati e amplificatori adeguati a moderare il dialogo tra operatori sanitari e platea di utenti, troppo spesso slegati e rannicchiati in atteggiamento di reciproca chiusura. Positivi gli esiti del dibattito, che si è concluso con un’alleanza tra Medici, Farmacisti, Istituzioni del Territorio e Pazienti Esperti, al fine di alimentare una costante dinamica di confronto e resilienza affinché il Diritto alla Cura sancito dalla nostra Costituzione all’Articolo 32, e dal buon Ippocrate
un po’ prima, sia sempre salvaguardato e doverosamente onorato. Redatto da: Napolitano Celeste

PARTECIPIAMO, VIVIAMO, CURIAMO IL SARNO- "EVENTO PRIMA PIETRA"

Proseguono gli eventi e le attività di promozione per la tutela e lo sviluppo del Progetto "CuriAMO, ViviAMO, PartecipiAMO il Sarno", cofinanziato da Fondazione con il Sud, che vanta quale soggetto capofila Legambiente e, in qualità di Organo di Gestione e soggetto di promozione e salvaguardia del territorio, l'Ente Parco per il bacino idrografico del fiume Sarno.Proseguono gli eventi e le attività di promozione per la tutela e lo sviluppo del Progetto "CuriAMO, ViviAMO, PartecipiAMO il Sarno", cofinanziato da Fondazione con il Sud, che vanta quale soggetto capofila Legambiente e, in qualità di Organo di Gestione e soggetto di promozione e salvaguardia del territorio, l'Ente Parco per il bacino idrografico del fiume Sarno.Il prossimo appuntamento da segnare in agenda è fissato per Mercoledì 30 Ottobre alle ore 10.30 presso l'azienda agricola "Montoro" di Sarno (SA) - all'evento inaugurale dell'intervento di riqualificazione del Rio Santa Maria.L' evento ha lo scopo di incrementare i canali di informazione e sensibilizzazione delle comunità per l'acquisizione di una maggiore consapevolezza e di una più appropriata modalità gestione del territorio e della propria salute e benessere, così da rendere sempre più pacifico e naturale l'equilibrio tra uomo e natura..

EVENTO A NAPOLI DI CONFCOOPERATIVE: "IL LAVORO DOVE NON TE LO ASPETTI"

VENTO A NAPOLI CON ASSESSORI FORTINI, MARCHIELLO E PALMERIEVENTO A NAPOLI CON ASSESSORI FORTINI, MARCHIELLO E PALMERIFUORI POSTO: IL LAVORO DOVE NON TE LO ASPETTI
Si terrà il 23 Ottobre, a Napoli, presso la Basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio, via Capodimonte 13, a partire dalle ore 10.00, l’evento pubblico “Fuori posto: il lavoro dove non te lo aspetti”, proposto da Confcooperative Federsolidarietà Campania per focalizzare l’attenzione delle istituzioni e della comunità sul ruolo delle cooperative sociali di inserimento lavorativo nell’economia regionale. 
All’evento interverranno: S.E. mons. Pasquale Cascio, delegato Conferenze Episcopale Campana per la Pastorale carceraria, Lucia Fortini, assessore alle Politiche sociali Regione Campania, Antonio Marchiello, assessore alle Attività produttive Regione Campania, Sonia Palmeri, assessore al Lavoro Regione Campania, Daniele Romano, presidente FISH Campania, Antonio D’Amore, direttore generale Asl Napoli 2 Nord, Stefano Granata, presidente Confcooperative Federsolidarietà, Antonio Borea, presidente Confcooperative Campania. 
Modererà il dibattito Giovanpaolo Gaudino, presidente Confcooperative Federsolidarietà Campania, che spiega: “L’inserimento lavorativo delle persone che la legge 381 del 1991 definisce svantaggiate, consente di trasformare dei fruitori di assistenza in produttori di ricchezza e di mutare un trauma privato in una responsabilità collettiva, con un contenimento della spesa pubblica. Se la disabilità, la malattia mentale, gli errori in un’esistenza sono negli occhi di chi guarda, dobbiamo cercare di potenziare uno strumento economico e sociale che in altre parti d’Italia è già decollato. Gli strumenti per rafforzare le cooperative di tipo b anche in Campania esistono e li analizzeremo insieme al convegno”.

CuriAmo, ViviAmo, PartecipiAmo il Sarno: Tutti in piazza per Pulire il Mondo

Sin dalle prime ore della mattina sono entrati in azione in azione volontari, studenti, cittadini e amministratori per partecipare alla virtuosa iniziativa promossa da Legambiente Campania ONLUS e che si inscrive all’interno del più ampio ed ambizioso progetto “CuriAmo, ViviAmo, PartecipiAmo il Sarno” sostenuto dalla Fondazione con il Sud. Le attività di pulizia hanno interessato la zona che va dal perimetro della vasca sita in via Milone, pulizia dei tratti iniziali dei canali di scolo, pulizia delle strade (via F.Milone, via Tuostolo in frazione Episcopio) fino a raggiungere il Teatro ellenistico-romano di Sarno sito in località Foce. L’evento è stato organizzato con il patrocinio del Comune di Sarno, in collaborazione con il Consorzio di Bonifica Integrale – Comprensorio Sarno che ha provveduto alla messa a disposizione di mezzi e personale per procedere alla pulizia degli spazi interessati. Una serie di iniziative concrete per coinvolgere la cittadinanza in un processo di presa in carico collettiva e cura di un territorio ampio con un patrimonio ambientale da difendere e preservare per poter curare, vivere e partecipare il Sarno.

Medicina Territoriale e Specialistica - Spesa farmaceutica


Medicina Territoriale e Specialistica -Spesa farmaceutica
Martedì 22 Ottobre ore 18:00
Sala Nugnes - Via Verdi n.35 Napoli

L'agenzia AdAstra in pieno concerto e sinergia con la Fondazione AdAstra e la società AdIM, trovando la piena disponibilità del Comune di Napoli nella figura del Consigliere Andrea Santoro, ha organizzato l'evento "Medicina Territoriale e Specialistica -Spesa farmaceutica" per trovare risposte e far fronte ai problemi della medicina territoriale e specialistica relativamente alle problematiche circa i costi dei medicinali.

Vitale e Cannavino testimonial d’eccezione per l’evento Erfap Uil Campania

Vitale e Cannavino testimonial d’eccezione per l’evento Erfap Uil Campania

Vitale e Cannavino testimonial d’eccezione per l’evento Erfap Uil CampaniaLa chef stellata Marianna Vitale e il pastry chef Rocco Cannavino saranno i testimonial d’eccezione all’evento organizzato dall’Erfap Uil Campania in programma martedì 15 ottobre alle ore 10, presso la sala meeting di Eccellenze Campane, in via Brin 69. Per l’occasione sarà presentato il libro di ricette degli studenti degli istituti alberghieri che hanno partecipato al progetto “Gli ingredienti della salute”, iniziativa che rientra nell’ambito delle attività sociali che l’Ente di Formazione della Uil Campania organizza grazie ai fondi 5x1000.«Sarà l’occasione, non solo per distribuire il piccolo ricettario contenente decine di ricette che hanno al centro la sana nutrizione all’insegna della dieta mediterranea, ma anche per ascoltare l’esperienza di due chef che sono diventate delle vere e proprie eccellenze della cucina campana. All’evento racconteranno la loro esperienza Marianna Vitale, chef stellata del ristorante ‘Sud’ e Rocco Cannavino, Pastry-chef del laboratorio di pasticceria ‘Zio Rocco Lab Store’».Marina Camboni, direttrice dell’Erfap Uil Campania, auspica come il racconto del successo degli ospiti che parteciperanno all’incontro possa essere da esempio virtuoso per i futuri chef della Campania.«L’iniziativa è solo la conclusione di un percorso di formazione in aula e pratica in cucina, in cui i giovani studenti degli istituti alberghieri di Napoli ‘Duca di Buonvicino’ e ‘Cavalcanti’, dell’istituto ‘Enzo Ferrari’ di Battipaglia e ‘Piranesi’ di Capaccio Paestum, hanno imparato a lavorare le materie prime che il nostro territorio offre, per realizzare piatti gustosi e nutrienti. L’iniziativa rientra nei tanti progetti che questo Ente mette in campo grazie alle risorse del 5x1000 e alle innumerevoli collaborazioni con istituzioni ed Enti territoriali».All’iniziativa parteciperà l’Assessore alla formazione e alle Pari opportunità Chiara Marciani, la nutrizionista Annalisa Giordano e l’istruttore, pasticciere, Valerio Iannelli. 

Finanza agevolata

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In-formazione

3

Formazione

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