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Last updateGio, 15 Feb 2024 6pm

La Campania dichiara guerra alla mozzarella di Gioia del Colle

L'iniziativa della Giunta regionale contro il riconoscimento DOP del prodotto caseario pugliese
La Regione Campania lancia il suo guanto di sfida alla mozzarella di Gioia del Colle a difesa della Mozzarella di Bufala Campania. Il riconoscimento da parte del Ministero delle Politiche Agricole della denominazione di origine protetta «Mozzarella di Gioia del Colle» non è andato giù alla giunta guidata da Vincenzo De Luca, deciso a salvaguardare la tipicità delle produzione regionali da possibili sovrapposizioni.

A tal fine la Regione Campania ha presentato formale opposizione per l’annullamento del comunicato del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali circa la “proposta di riconoscimento della denominazione di origine protetta «Mozzarella di Gioia del Colle»”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 28 agosto.

“Con la delibera approvata oggi - dichiara il Presidente De Luca - diamo seguito a quanto annunciato nelle scorse settimane. I prodotti caseari pugliesi sono prelibati ma, nel rispetto della tipicità delle produzioni locali e manifestando pieno interesse per la valorizzazione anche delle risorse di tutti i territori, - l'unica mozzarella Dop è e deve restare solo la nostra, realizzata esclusivamente con latte di bufala”.

La proposta di denominazione “Mozzarella di Gioia del Colle” presenta, infatti, elementi di parziale omonimia con la denominazione “Mozzarella di Bufala Campana” già iscritta nel registro stabilito a norma dell’articolo 11 del suindicato regolamento.

Da evidenziare, poi, non sussiste una differenziazione sufficiente tra le condizioni d’impiego e di presentazione locali e tradizionali del nome parzialmente omonimo proposto e quelle del nome già iscritto, che garantisca la necessità di assicurare un trattamento equitativo ai produttori interessati alle due denominazioni e a far sì che i consumatori non siano indotti in errore.

Infine, la denominazione proposta non consente di distinguere l’origine del latte utilizzato (latte bovino), proveniente da specie diversa da quello impiegato per la “Mozzarella di bufala campana” DOP.

“Saremo al fianco del Consorzio di tutela, dell’intera filiera e dei lavoratori affinché questo straordinario prodotto, ambasciatore del made in Campania in tutto il mondo, sia tutelato in tutte le sedi opportune - dichiara Franco Alfieri, capo della segreteria del Presidente. La mozzarella di bufala campana Dop e gli altri nostri formaggi sono il frutto di una competenza ed una passione fuori dal comune. Noi, come Regione Campania, abbiamo messo in campo, anche grazie alle risorse del PSR, una serie di azioni volte a valorizzare le produzioni e i marchi di qualità, rafforzare la competitività delle aziende e tutelare la biodiversità”.

Con un fatturato di oltre 450 milioni di euro a fronte di una produzione nel 2016 di oltre 44mila tonnellate, realizzata per oltre il 90 per cento tra le province di Caserta, Napoli e Salerno, il comparto della mozzarella di bufala campana Dop rappresenta una punta di diamante del nostro agroalimentare.
Rosanna Gorga
27 settembre 2017

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